«Non sono santo, ho fatto il tesoriere»
Il video dell'intervista "nascosta" con l'ex tesoriere della Margherita, Luigi Lusi, trasmessa ieri sera da Servizio Pubblico
Ieri sera, giovedì 8 marzo, la trasmissione di Michele Santoro, Servizio Pubblico, ha mandato in onda una intervista di Luca Bertazzoni con Luigi Lusi, l’ex tesoriere della Margherita accusato di aver sottratto 13 milioni di euro dalle casse del partito e di averne gestito le finanze in maniera disinvolta ai limiti della legalità. L’intervista sta facendo molto discutere per le cose dette da Lusi e la sua ipotesi che la partita intorno al suo caso potrebbe “far saltare il centro sinistra”.
Lusi spiega di aver avuto spesso contrasti con Arturo Parisi, che lo accusava di fare “i lavori sporchi” per conto di Francesco Rutelli, che era il presidente del partito. Sulla vicenda del finanziamento della campagna elettorale di Matteo Renzi, l’attuale sindaco di Firenze, Lusi dice che cancellerebbe il “teoricamente” dall’ipotesi che questo sia avvenuto e che simili informazioni “o sono uscite da chi sta facendo indagini o dalla guerra interna al PD”. Renzi ha annunciato azioni legali contro Libero, che ha diffuso la notizia, dicendo di non aver mai ricevuto finanziamenti per la sua campagna elettorale “da Lusi, ma neanche dal PD”.
Io ho gestito 214 milioni di euro, ne ho lasciati 20 in cassa, e sono 194. Facciamo finta che io ne abbia pagati, no quello è vero, sei di tasse e facciamo finta che io ne abbia presi sette. La somma fa tredici. Ne restano 181, li abbiamo usati tutti per pagare il personale e i telefonini?
Lusi spiega che gli fu possibile mantenere l’incarico di tesoriere, anche quando Rutelli seguì la strada che lo portò a fondare Alleanza per l’Italia, perché eseguiva ciò che gli veniva detto di fare. Si occupava di cose “borderline” con la legalità e legate al finanziamento pubblico dei partiti. Lusi fa anche intendere di essersi sentito scaricato da Rutelli, che in diverse occasioni ha sostenuto di non sapere come fossero materialmente gestiti i fondi del partito. Ritiene di essere vittima di “fuoco amico” in una guerra che dura da anni “prima contro Rutelli, poi contro il PD”.
A Servizio Pubblico è stato spiegato che l’intervista di Bertazzoni doveva servire per ricostruire il caso, ma che il video girato di nascosto inizialmente non era previsto fosse mandato in onda. Considerate le dichiarazioni di Lusi, la trasmissione ha ritenuto di mandarla in onda, ma c’è il sospetto che l’ex tesoriere fosse al corrente della presenza della telecamera o sospettasse di essere ripreso. Su diversi punti che lo riguardano direttamente, Lusi si è dimostrato molto cauto nel fornire dettagli e informazioni.