Rossella Urru, le ultime notizie
Il soldato che sarebbe coinvolto nello scambio di ostaggi per liberare la cooperante italiana avrebbe smentito la trattativa, secondo un sito mauritano
Il sito di informazione mauritano ANI (Agence Nouakchott d’Information) ha pubblicato ieri la notizia che il soldato Ely Ould Moctar, rapito due mesi fa al confine tra Mali e Mauritania da estremisti islamici (sabato scorso si diceva che sarebbe stato liberato con Urru) avrebbe smentito l’esistenza di una trattativa tra le autorità mauritane e l’organizzazione terroristica al Qaida nel Maghreb islamico (AQMI) in una conversazione telefonica con sua madre. Già domenica 4 marzo ANI aveva scritto, citando fonti riservate “nel nord del Mali”, che il soldato era ancora in mano dei suoi rapitori, ma aveva aggiunto che secondo la stessa fonte era in corso una trattativa tra i gruppi di estremisti islamici, il governo mauritano e quello italiano per la liberazione del soldato, di Rossella Urru e di due cooperanti spagnoli rapiti nei mesi scorsi.
Da quando si sono diffuse le prime notizie sulla sua liberazione il ministero degli Esteri italiano non ha rilasciato alcun comunicato stampa sulla vicenda. Rossella Urru, cooperante per il CISP (Comitato Internazionale per lo Sviluppo dei Popoli), è stata rapita in Algeria lo scorso 22 ottobre, presumibilmente dal gruppo terroristico Jamat Tawhid Wal Jihad Fi Garbi Afriqqiya (Movimento Monoteista per il Jihad in Africa occidentale), una costola dissidente dell’AQMI (Al Qaida nel Maghreb Islamico). Il 3 marzo Al Jazeera ha annunciato la sua liberazione citando fonti senegalesi e mauritane, ma la conferma ufficiale del rilascio non è mai arrivata. Ieri la famiglia di Rossella Urru, originaria del paese di Samugheo, in provincia di Oristano, ha ricevuto la visita del presidente della regione Sardegna, Ugo Cappellacci.