La morte di Franco Lamolinara
Era stato rapito in Nigeria nel maggio 2011 ed è stato ucciso insieme a un cittadino britannico in un blitz delle forze speciali per liberarlo
Oggi pomeriggio è stato pubblicato sul sito della Presidenza del Consiglio un comunicato che informava della morte di Franco Lamolinara, 47 anni, che era stato rapito il 12 maggio 2011 in una zona del nordovest della Nigeria al confine con il Niger. Lamolinara, originario della provincia di Vercelli, lavorava da molti anni in Nigeria in una ditta di costruzioni, ed era stato rapito nel suo appartamento insieme ad un collega britannico, Cristopher McManus. I due uomini sono morti in un blitz delle forze speciali nigeriane, con il supporto di quelle britanniche, effettuato nel tentativo di liberarli.
Nonostante il comunicato dicesse che il primo ministro italiano era stato informato della notizia da una telefonata del premier britannico David Cameron, la notizia è stata ripresa inizialmente da molti strumenti di informazione britannici, tra cui BBC, attribuendola al governo italiano. Intorno alle 18.30 il primo ministro britannico David Cameron ha confermato l’uccisione dei due uomini, aggiungendo che secondo le prime ricostruzioni i due ostaggi sembrano essere stati uccisi dai rapitori prima di poter essere salvati dai militari.
Il Presidente del Consiglio Mario Monti ha ricevuto questo pomeriggio, sull’aereo che lo riportava a Roma da Belgrado, una telefonata del Primo Ministro britannico David Cameron, che gli ha comunicato la tragica conclusione di un’operazione condotta dalle forze di sicurezza nigeriane, con il sostegno operativo di quelle britanniche, intesa a liberare gli ostaggi sequestrati il 12 maggio 2011 a Birkin Kebin, l’italiano Franco Lamolinara e il britannico Cristopher Mc Manus. L’operazione si è purtroppo tragicamente conclusa con l’uccisione degli ostaggi avvenuta, secondo la ricostruzione britannica, ad opera dei sequestratori.
Cameron ha espresso a Monti profondo cordoglio per la vittima italiana, rammaricandosi del drammatico esito dell’iniziativa militare decisa dalle autorità nigeriane e britanniche nella convinzione che questa fosse l’ultima finestra di opportunità per salvare la vita degli ostaggi.
Dal momento del sequestro le autorità italiane avevano seguito la vicenda in stretto collegamento con quelle britanniche. Nelle ultime ore si è verificata un’accelerazione imprevista e, nel timore di un imminente pericolo di vita per gli ostaggi, l’operazione è stata avviata autonomamente dalle autorità nigeriane con il sostegno britannico, informandone le autorità italiane solo ad operazione avviata.
Il Presidente del Consiglio, anche a nome del Governo, esprime commossa partecipazione al generale cordoglio e sentimenti di profonda solidarietà ai famigliari per la tragica scomparsa dell’Ing. Franco Lamolinara.