L’alluvione a Wagga Wagga
Le foto del maltempo nel New South Wales, in Australia, dove non pioveva così tanto da un secolo e mezzo
L’emergenza causata dalle numerose alluvioni in diverse aree del New South Wales, lo stato nella parte sud-orientale dell’Australia, potrebbe continuare per almeno un mese. Secondo gli esperti, in alcune zone non si verificavano simili inondazioni da almeno un secolo e mezzo. Tra le città più colpite c’è Wagga Wagga, uno dei più grandi centri urbani nell’entroterra del New South Wales. Si stima che almeno novemila persone abbiano dovuto abbandonare le loro case, alluvionate a causa delle intense piogge di queste settimane e dello straripamento di diversi corsi d’acqua. Il fiume Murrumbdigee si è gonfiato notevolmente e la piena potrebbe raggiungere nelle prossime ore i 10,6 metri, con il rischio di nuove esondazioni.
(L’Australia si prepara al peggio)
A Urana, una città a ovest di Wagga Wagga, il fiume ha rotto gli argini ieri e le autorità hanno invitato gli abitanti nelle aree più a rischio ad abbandonare le loro abitazioni. In molti hanno preferito restare, nonostante il pericolo, per cercare di mettere in salvo i loro beni. Nella settimana tra la fine di febbraio e i primi di marzo, a Wagga Wagga sono caduti 188 millimetri di pioggia, mente a Urana ne sono caduti 131,8, un nuovo record per la città rispetto alle grandi alluvioni del 1954. Nelle prossime settimane, l’emergenza interesserà le zone dove scorrono i fiumi Lachlan e Murrumbidgee. Sono attese alluvioni a Narrandera e per la fine di marzo a Hay, una cittadina nell’entroterra del New South Wales dove sono stati rafforzati gli argini in attesa delle piene.
Anche altre aree dell’Australia sono ancora interessate da forti piogge e fiumi in piena. In alcune zone del Queensland e di Victoria sono caduti 160 millimetri di pioggia da domenica scorsa. Il brutto tempo ha anche causato la morte di una persona a Glenwood: si trovava a bordo della sua auto quando questa è stata travolta dalle acque.
Il primo ministro australiano, Julia Gillard, ha fatto visita ad alcune aree alluvionate del New South Wales per verificare i danni e l’andamento dei soccorsi. Ai giornalisti ha spiegato che saranno necessari molti mesi prima di poter tornare alla normalità, ma ha assicurato che il governo si occuperà della ricostruzione e dell’assistenza per gli alluvionati, compatibilmente con le disponibilità economiche del paese e la necessità di far quadrare i conti con la prossima legge finanziaria, che sarà presentata a maggio.