Il principe Harry in Giamaica
La corsa contro Usain Bolt, le citazioni di Bob Marley, il ballo reggae e gli altri momenti surreali della visita di stato ai Caraibi
Il principe Harry del Galles, 27 anni, si trova in questi giorni in visita ufficiale nei paesi dell’America centrale che fanno parte del Commonwealth, l’unione degli stati con un passato coloniale britannico e che riconoscono la regina d’Inghilterra come capo dello stato. Dopo essere stato in Belize e alle Bahamas, il principe Harry è arrivato ieri in Giamaica. La visita fa parte delle celebrazioni per i cinquant’anni di regno di Elisabetta II d’Inghilterra. La visita del principe Harry in Giamaica, a giudicare dai racconti che arrivano, dalle foto e dai video, non ha tenuto in gran considerazione il rigido e noioso protocollo delle visite di Stato, tutto strette di mano, guardie d’onore, inni nazionali e conferenze stampa. E anzi ha rischiato di sbracare più di una volta.
Harry ha incontrato e “gareggiato” con il campione del mondo di atletica leggera Usain Bolt. Poi ha incontrato la vedova di Bob Marley, Rita, e in un discorso davanti alle autorità locali, tra cui il governatore generale che rappresenta la regina, ha citato un verso di uno dei più grandi successi di Marley, Three Little Birds:
“Ritengo un grande privilegio essere qui questa sera, rappresentando la Regina in Giamaica nel suo Giubileo di Diamante. Sua Maestà mi ha chiesto di portare a voi i suoi migliori auguri ed è dispiaciuta di non essere qui. Quindi adesso siete bloccati con me, ma non preoccupatevi, cos every liddle ting gonna be aright!“
In un’altra occasione, il principe Harry si è lasciato andare a una danza con un gruppo di locali sulle note della canzone di Marley One Love (anche in Belize il principe aveva partecipato a momenti danzerini).
Nonostante i modi piacioni del principe e i complimenti che ha distribuito generosamente all’isola e ai rappresentanti locali che ha incontrato, il primo ministro giamaicano Portia Simpson Miller ha ripetuto in un’intervista alla BBC che intende andare avanti nel suo piano di trasformare Giamaica in una repubblica, tagliando ogni contatto residuo con l’ex madrepatria coloniale. Simpson Miller ha detto che saranno i cittadini giamaicani a decidere, ma non ha detto quando e se intende convocare effettivamente un referendum.