Le esplosioni a Brazzaville
Le foto delle devastazioni nella capitale del Congo: un incendio in un deposito di munizioni ha provocato esplosioni a catena e ucciso almeno 236 persone
Domenica c’è stata una serie di violente esplosioni in un deposito di munizioni a Brazzaville, la capitale della Repubblica del Congo. I morti sarebbero almeno 236 ma centinaia di persone sono ancora sotto le macerie del deposito e di molti edifici circostanti, dunque il numero potrebbe salire ancora nelle prossime ore. Le esplosioni a catena – che continuano, tra l’altro, seppure con minore intensità – sono state apparentemente provocate da un corto circuito elettrico, che a sua volta avrebbe generato un incendio. Le esplosioni sono state così violente che hanno distrutto o danneggiato molti edifici nelle vicinanze del quartiere – che si chiama Mpila – anche a 10 chilometri di distanza.
Un team di esperti russi, francesi e congolesi sta facendo il possibile per evitare che le fiamme possano raggiungere un secondo deposito di munizioni poco distante. Brazzaville, che ha 1,3 milioni di abitanti, ha almeno cinque depositi di munizioni. Questo scenario è piuttosto comune in Africa e nei paesi in via di sviluppo recentemente coinvolti in guerre o conflitti etnici. Dal 2009 nel mondo ci sono state almeno 50 esplosioni del genere in 34 paesi diversi. Nel 2009 in Congo già c’era stato un episodio simile e allora il governo aveva annunciato di voler trasferire in tempi brevi i depositi fuori città, cosa che non è mai successa. Il governo ha ripetuto la stessa promessa nella serata di domenica scorsa, dopo l’ultimo incidente.