La finzione della democrazia in Cina
Le teatrali immagini della grande riunione della "Conferenza politica consultiva del popolo cinese" a Pechino
Oggi è iniziata a Pechino la sessione annuale della Conferenza politica consultiva del popolo cinese (CPPCC). Stabilita dopo la Seconda guerra mondiale, al suo interno venne redatta la nuova costituzione del paese. Nel 1954 l’attività legislativa venne assegnata all’Assemblea nazionale, mentre la Conferenza mantenne un ruolo unicamente consultivo.
La sessione annuale, a cui partecipano più di duemila delegati, proseguirà fino al prossimo 13 marzo. I delegati sono scelti dal partito comunista, da una serie di organizzazioni della società civile e da personalità indipendenti, anche se nei fatti l’organismo è ampiamente sotto il controllo del partito comunista al potere. China Daily, un quotidiano cinese in lingua inglese molto vicino al regime, scrive che “in quanto forum di discussione aperto, in cui il PCC, i partiti comunisti e persone senza affiliazione partitica parlano degli affari di stato liberamente e come uguali, la Conferenza è la manifestazione della democrazia socialista della Cina”.