L’erotismo di Vladimir Putin
I video e le foto di una campagna elettorale tutta muscoli e donne
Tra una settimana si terranno le elezioni presidenziali in Russia. Il 23 febbraio si è svolta una grande manifestazione a sostegno della candidatura del premier uscente Vladimir Putin. Trenta mila persone, secondo la polizia, hanno marciato per due chilometri lungo il fiume fino allo stadio Luzhniki dove si trovavano altri cento mila sostenitori. Tra gli ammiratori del primo ministro russo, in prima fila, erano presenti soprattutto donne, che indossavano pellicce o magliette con la scritta “Io voto Putin” e cuoricini dipinti con i colori della bandiera nazionale.
I sondaggi dicono che il 53 per cento delle donne russe è a favore dell’attuale primo ministro. E questo anche grazie a una campagna fortemente centrata sull’erotizzazione del corpo (politico) e sul culto della personalità che Vladimir Putin ha iniziato a costruire fin dal 2000, quando è stato eletto presidente della federazione russa dopo Boris Eltsin. Proprio in antitesi con la figura di Eltsin (che aveva una salute precaria e a cui piacevano alcol e sigarette), Putin si è mostrato invece come l’uomo che non beve, che caccia le balene, accarezza gli orsi, guida un aereo da guerra, fa molto sport e piace alle donne, secondo i più diffusi stereotipi machisti. Un uomo, insomma, dalla doppia onnipotenza: sessuale e politica.
Anche l’ultima campagna presidenziale di Putin vuole mettere in scena la sua virilità e dimostrare il sostegno che riceve dalle donne, meglio se giovani e belle. Nel 2011, nel video di una canzone, le immagini di Vladimir Putin seduto su una poltrona di pelle si alternano a quelle di due ragazze, una bionda e una mora. Il ritornello è: «Voglio un uomo come Putin pieno di forza, un uomo come Putin che non beve, un tipo come Putin, che non mi farebbe passare dei guai…».
In un’altra serie di video diffusi sui social network, sono invece delle ragazze (le “Putin girls”) a mettere a disposizione il loro corpo: si stracciano in piazza le magliette per l'”uomo forte della Russia”, lavano in costume da bagno le automobili per le strade di Mosca e, con addosso solo una camicia, gli preparano la torta di compleanno.
La campagna per le presidenziali di Putin si è rivolta esplicitamente anche ai giovani, invitati ad andare a votare al primo turno delle elezioni con lo slogan: “Votare per la prima volta è come perdere la propria verginità, la cosa importante è che la scelta sia quella giusta: Vladimir Putin”. Nelle immagini, pubblicate su perviiraz.ru, si vedono alcune ragazze che chiedono informazioni e consigli sulla loro “prima volta”. Le situazioni sono diverse: dal medico, alla cartomante e allo psicologo, ma la dinamica è sempre la stessa. Una giovane donna pone timidamente delle domande e chi le sta vicino risponde che la scelta deve essere fatta solo per amore. A quel punto compare l’immagine di Putin (su un calendario, su una carta o sulla copertina di Time del 2007, dove era stato scelto come “uomo dell’anno”) accompagnata dalle parole: “Con lui sarai al sicuro” o “Con lui starai per sei anni”.
Già nelle elezioni legislative del dicembre 2011 il partito di Vladimir Putin, Russia Unita, aveva legato sesso e voto, o meglio: aveva mostrato come il corpo delle donne potesse diventare politico attraverso l’erotismo. Era stato infatti diffuso un video in cui una donna all’interno di un seggio elettorale invitava un giovane a seguirla: i due si chiudevano dentro la cabina e, soddisfatti, mettevano infine la loro scheda dentro l’urna. Lo slogan era: “Facciamolo insieme, in viaggio verso una Russia migliore”.