Le dimissioni del primo ministro di Haiti
Garry Conille era in carica da soli quattro mesi, ma i rapporti con il presidente Martelly non erano buoni: mentre a oltre due anni dal terremoto la ricostruzione va a rilento
Venerdì Garry Conille, primo ministro del governo di Haiti, si è dimesso dall’incarico a causa dei contrasti con il presidente della repubblica Michel Martelly, in carica da aprile del 2011. Conille, medico di 45 anni già funzionario delle Nazioni Unite e consigliere dello staff di Bill Clinton, era stato nominato primo ministro dallo stesso Martelly soltanto quattro mesi fa dopo quasi cinque mesi di discussioni in parlamento: l’opposizione aveva rifiutato i primi due candidati proposti dal presidente per guidare il governo.
I contrasti e le tensioni tra Conille e Martelly, causate soprattutto dalla gestione della ricostruzione dopo il terremoto del gennaio 2010, sono esplose in seguito all’annuncio di Conille di voler rivedere le procedure di assegnazione di contratti per un totale di 300 milioni di dollari, assegnati dal suo predecessore dopo il terremoto. Ad aggravare le tensioni tra i due sono state anche le polemiche sulla doppia cittadinanza di alcuni membri del governo: la doppia cittadinanza è vietata dalla costituzione haitiana e sulla questione sta indagando una commissione parlamentare.
Il presidente Martelly non ha ancora nominato il successore di Conille. Secondo il New York Times, Martelly potrebbe decidere di passare l’incarico all’attuale ministro degli Esteri Laurent Lamothe o a un altro membro del governo. Nel frattempo gli Stati Uniti, la comunità internazionale e gli investitori interessati alla ricostruzione chiedono di decidere in fretta, dato che a due anni di distanza dal terremoto del 2010 mezzo milione di haitiani vivono ancora nelle tendopoli della capitale Port-au-Prince e per le strade ci sono ancora cumuli di detriti.
Foto: AP Photo/Dieu Nalio Chery, File