La protesta dei disabili in Bolivia
Le foto della manifestazione a La Paz, dove ci sono stati anche scontri con la polizia: chiedono sussidi più alti e lotta alle discriminazioni
Ieri decine di persone disabili si sono scontrate con la polizia a La Paz, la capitale della Bolivia, durante una protesta per chiedere l’aumento dei sussidi da parte dello Stato e la fine delle discriminazioni. Molte persone sono state ferite dagli agenti mentre cercavano di oltrepassare un cordone della polizia che delimitava la piazza principale della città. Alcuni manifestanti avrebbero aggredito i poliziotti con bastoni e stampelle, e questi hanno risposto picchiandoli o spruzzandogli contro gas al peperoncino.
La Paz era la tappa finale di una marcia di 1.500 chilometri iniziata a Trinidad da 120 persone – di cui 75 con gravi disabilità – cento giorni fa. I disabili chiedono che il sussidio statale venga portato a 400 dollari all’anno: al momento ne ricevono circa un terzo. Chiedono anche che lo Stato si faccia carico di combattere le discriminazioni a cui sono costantemente sottoposti: molti non possono andare a scuola o a lavorare perché non è possibile accedere alle strutture in sedia a rotelle. Inoltre subiscono un costante stigma sociale. Non ci sono dati precisi sul numero di disabili nel Paese. Secondo dati del ministero della Sanità sono circa 35 mila persone, ma alcuni gruppi per i diritti umani stimano che siano 600 mila.
Un viceministro del governo boliviano ha commentato le proteste dicendo che non erano necessarie: ha spiegato che il governo ha già acconsentito a un aumento del sussidio di 100 dollari all’anno e ha stilato una bozza per un trattamento preferenziale verso le persone disabili, tra cui le quote negli uffici pubblici.