Fotografie da Homs
Le immagini pubblicate su Facebook dall'attivista siriano Mulham Al Jundi: case distrutte, strade deserte, fori di proiettili sui muri e ospedali improvvisati
Mulham Al Jundi è un attivista siriano di 26 anni. Fa parte del Consiglio nazionale siriano, che si propone come il governo in esilio della Siria: è stato formato nell’agosto del 2011, sostiene la causa dei ribelli siriani e vuole sostituire il regime di Assad con uno Stato democratico e rispettoso dei diritti umani. Al Jundi è riuscito a raggiungere la città di Homs, assediata dai soldati di Assad da maggio del 2011 e costantemente bombardata dal 3 febbraio. Qui ha scattato decine di fotografie che testimoniano la repressione del regime: case distrutte, centinaia di fori di proiettili sui muri dei palazzi (moschee comprese), strade deserte in cui si accumulano rifiuti e persino un carro armato. Al Jundi ha pubblicato tutte le foto sulla sua pagina Facebook specificando che sono libere da diritti, e sono già state riprese da molti siti e blog, tra cui il sito della rivista americana Foreign Policy.
Al Jundi ha pubblicato le prime foto il 19 febbraio e le ultime questa mattina. Alcune sono particolarmente impressionanti: un uomo fugge e nella didascalia si legge che cerca di salvarsi dai cecchini di Assad, un’altra è scattata da un riparo improvvisato in cui si è nascosto lo stesso Al Jundi mentre i cecchini sparavano.
– La rivoluzione in Siria, I cellulari come musei degli orrori, la vita a Homs, la resistenza civile e l’esercito di liberazione: Repubblica ha pubblicato il reportage di Jonathan Littell
– I due giornalisti uccisi in Siria
– Tre cose da fare per liberare la Siria, secondo l’Economist