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  • Mercoledì 22 febbraio 2012

I problemi di Marine Le Pen

La sua ascesa nei sondaggi per le presidenziali francesi si è fermata ma soprattutto sta litigando con le norme sulle candidature

(AP Photo/Jacques Brinon)
(AP Photo/Jacques Brinon)

Ieri la Corte Costituzionale francese ha dato torto a Marine Le Pen, leader del partito di estrema destra Fronte Nazionale, per una complessa battaglia legale che potrebbe, nel peggiore dei casi, escluderla dal primo turno delle elezioni presidenziali. Le Pen contestava la norma secondo la quale un candidato alle presidenziali francesi, a circa un mese dal primo turno delle consultazioni, debba rendere pubblici i nomi di almeno 500 tra sindaci e altre autorità politiche locali che sostengono pubblicamente la sua candidatura. Secondo Le Pen, questo è un sistema che favorisce i grandi partiti che avrebbero il potere di far pressioni sulle autorità politiche locali, soprattutto quelle dei centri più piccoli, affinché non supportino “outsider” o esponenti di partiti minori.

La Corte Costituzionale, invece, ha detto che questa norma è legittima perché assicura “la trasparenza della presentazione delle candidature” e che quindi Le Pen, se vorrà gareggiare alle prossime elezioni presidenziali, dovrà presentare entro il 16 marzo la lista di almeno 500 politici francesi che sostengono la sua candidatura. Cosa possibile, ma sicuramente non facile. Fino a ieri Le Pen aveva il sostegno di “soli” 410 politici francesi. Stamattina, alla radio francese RTL, Le Pen ha detto di essere arrivata a quota 430 firme. Nel frattempo, tra i personaggi famosi, Le Pen ha ricevuto il sostegno dell’attrice francese Brigitte Bardot, anche se questo molto probabilmente non influirà sulla raccolta delle 500 firme.

(Il Post: Guida alle presidenziali francesi)

Negli ultimi giorni, Le Pen è stata coinvolta anche in un’altra polemica. Sabato scorso, durante un comizio, Le Pen aveva detto che tutta la carne nell’Ile-de-France (la regione amministrativa della capitale Parigi) sarebbe “halal”, cioè abbattuta e tagliata con il rituale dei credenti musulmani, all’insaputa del consumatore. Le Pen aveva accusato il governo di essere a conoscenza di questo fenomeno, ma ieri Sarkozy e il Ministero dell’Agricoltura francese hanno smentito duramente la ricostruzione di Le Pen.

Intanto, secondo un sondaggio pubblicato ieri da Le Monde, il consenso dei francesi per Marine Le Pen sembra fermo al 16 per cento dopo che nelle ultime settimane aveva raggiunto anche il 20. In testa ci sarebbe sempre il candidato del partito socialista francese (PS), François Hollande, con il 32 per cento, mentre il presidente uscente Sarkozy (Partito Unione per un Movimento Popolare, UMP) avrebbe il 25 per cento dei voti. Quarto il centrista François Bayrou con l’11 per cento. Secondo il sondaggio, il susseguente ballottaggio sarebbe vinto da Hollande con il 59 per cento contro il 41 di Sarkozy. Il primo turno delle elezioni presidenziali francesi si terrà il prossimo 22 aprile. Si vota con il suffragio universale diretto: se nessun candidato raggiungerà la maggioranza assoluta dei voti al primo turno, come sembra essere certo, il 6 maggio 2012 ci sarà un ballottaggio tra i due candidati che avranno ottenuto più preferenze.

foto: AP/Jacques Brinon