Costa Concordia, le notizie di oggi
Il maltempo fa sospendere tutte le operazioni e muove la nave, arrivano sommozzatori dall'estero per dare una mano agli italiani
21,24. Secondo l’Ansa, ci sarebbero indiscrezioni su nuovi iscritti al registro degli indagati da parte della procura di Grosseto.
19,44. Dice una nota del Commissario delegato per l’emergenza della nave Costa Concordia che «per iniziare le attività propedeutiche all’avvio della seconda fase di recupero del carburante – finalizzata allo svuotamento dei serbatoi collocati nella zona poppiera della nave – si attende ancora il miglioramento delle condizioni del mare. Sulla base della dettagliata relazione delle attività inviata nei giorni scorsi dal direttore tecnico dei soccorsi, ha formalizzato la conclusione della fase di ‘soccorso e ricercà». «Rimanendo, comunque prioritaria la ricerca e il recupero dei dispersi, il Commissario ha incaricato il Contrammiraglio Ilarione Dell’Anna, nella sua qualità di soggetto attuatore per la messa in sicurezza, recupero e bonifica della nave, di coordinare le attività nell’ambito di una nuova fase di ricerca e recupero dei corpi. A tale scopo, il soggetto attuatore potrà avvalersi delle strutture dello Stato fino ad oggi impegnate nei soccorsi e del volontariato specializzato, ma anche, laddove necessario, ricorrere a soggetti privati qualificati»
19,04. Dice Adnkronos:
È in via di ultimazione l’impalcatura che permetterà ai palombari leggeri di iniziare le ricerche dei corpi dei dispersi sul ponte 4 della Costa Concordia, arenata da 40 giorni all’Isola del Giglio. I tecnici hanno lavorato senza interruzione approfittando del bel tempo. Come indicato alcuni giorni fa dal commissario delegato Franco Gabrielli, l’ipotesi degli esperti è che i corpi dei dispersi si trovino al ponte 4, che era il corridoio di ritrovo per l’abbandono nave e che si è trasformato di fatto in un pozzo con il naufragio del transatlantico. L’ingresso dei palombari leggeri potrebbe avvenire già domani.
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Le operazioni di recupero del carburante a bordo della Concordia sono per il momento sospese: un po’ per il maltempo, un po’ perché, come avevamo detto ieri, sono necessarie alcune operazioni e attività prima di apprestarsi a pompare il carburante dai serbatoi di poppa. Proprio a causa del maltempo le autorità hanno registrato un movimento della nave più significativo che in passato: la prua si è mossa di 3-3,5 millimetri l’ora per un totale di 2 centimetri in cinque ore.
Ieri i Vigili del Fuoco hanno installato quanto necessario per riprendere invece le operazioni di ricerca dei dispersi, che sono 15, concentrandosi soprattutto sul ponte 4. Nei prossimi giorni le piattaforme saranno ultimate e cominceranno a muoversi i palombari. Anche per questo sono arrivati ieri dei sommozzatori della Protezione civile europea, che affiancheranno gli italiani. Provengono da Svezia, Francia, Svizzera e Germania. Un secondo gruppo arriverà domani.
Sul fronte dei risarcimenti e dell’inchiesta, la novità principale è la decisione degli avvocati di un gruppo di passeggeri di chiedere di iscrivere nel registro degli indagati i vertici di Costa Crociere. I legali sostengono che “sono state violate le più elementari norme di sicurezza” e che la società “avrebbe considerato i passaggi radenti come un titolo di merito”. Gli avvocati hanno presentato in procura una consulenza tecnica secondo cui i passaggi delle navi vicine all’isola sarebbero una decina e coinvolgerebbero quattro comandanti diversi. Secondo gli avvocati, la Costa Concordia il 14 agosto scorso fece il passaggio ravvicinato al Giglio – autorizzato dalla stessa società e di cui era informata anche la Capitaneria di Porto – a circa 150 metri dalla costa e a 17 nodi: la stessa distanza e la stessa velocità tenuta dal comandante Schettino lo scorso 13 gennaio, prima di schiantarsi su uno scoglio.
(Getty Images)