Costa Concordia, il 67 per cento del carburante è stato rimosso
Ora bisogna arrivare ai serbatoi di poppa, però, e le cose si fanno più complicate
Aggiornamento delle 17.45
Questa sera arriveranno sull’Isola del Giglio i sommozzatori del sistema di Protezione civile europeo. Collaboreranno con le squadre di ricerca al lavoro intorno al relitto dalle ore successive al naufragio. Le persone disperse sono ancora 15 tra passeggeri e membri dell’equipaggio. Mercoledì arriverà un secondo gruppo di ricerca e soccorso.
— — —
Si è conclusa ieri la rimozione del carburante dai sei serbatoi di prua, contenenti 1518 metri cubi di carburante, il 67 per cento del totale. Rimangono ora nove serbatoi, distribuiti tra la parte centrale e la poppa della nave, contenenti altri 377 metri cubi di carburante, il 17 per cento. Rimarranno poi da flangiare e svuotare alcune piccole cisterne della sala macchine, che contengono i rimanenti 348 metri cubi di gasolio, il 16 per cento del totale. I tecnici della Smit dicono che ci vorranno altre tre settimane, ma le condizioni meteorologiche stanno peggiorando e i serbatoi di poppa si trovano in una posizione più difficile da raggiungere.
Oggi delle squadre di specialisti dei Vigili del Fuoco e della Marina militare inizieranno a montare un’impalcatura allo scopo di permettere ai soccorritori di entrare nel ponte 4 della nave, e riprendere così le ricerche delle 15 persone ancora disperse.
Sul fronte delle indagini, si continua a discutere della perizia tossicologica effettuata sul comandante Francesco Schettino: sono state trovate tracce di cocaina sui suoi capelli – non nei – e questo fa escludere l’assunzione di droghe per quel che lo riguarda ma ha suscitato dei dubbi sulla presenza di droghe a bordo e il possibile utilizzo da parte di membri dell’equipaggio. Ieri intanto 150 persone tra abitanti del Giglio, pescatori dell’Argentario e altre persone che hanno legami e interessi con l’isola si sono costituite in procura come parti offese.
foto: LaPresse