I piani di Murdoch per il Sun
Ieri è andato a "rassicurare" la redazione dopo gli ultimi scandali, annunciando una nuova edizione domenicale per rimpiazzare News of the World
Ieri Rupert Murdoch si è presentato negli uffici londinesi del tabloid Sun di sua proprietà per “stare vicino alla redazione”. La visita è stata definita dai quotidiani inglesi di oggi come una “controffensiva”, anche mediatica, dopo i recenti 10 arresti di giornalisti del quotidiano. Murdoch ha parlato per ore con i giornalisti del Sun, cercando di rassicurarli dopo gli ultimi sviluppi delle indagini della cosiddetta Elveden Operation, ossia un’inchiesta parallela a quella sulle intercettazioni illegali dei giornalisti della News International di Murdoch che aveva provocato, la scorsa estate, la chiusura dello storico tabloid inglese News of the World. Il magnate australiano ha detto che, proprio per stare vicino alla redazione del Sun, rimarrà per alcune settimane a Londra nella sua casa di Mayfair e ha annunciato di voler lanciare “molto presto” una versione domenicale del Sun.
Come scrivono oggi, tra gli altri, BBC e Independent, quello di Murdoch potrebbe essere un azzardo. Nelle ultime settimane il Sun è stato pesantemente coinvolto nello scandalo dei pagamenti a polizia e pubblici ufficiali e si parla di tangenti da 100mila sterline in cambio di favori e rivelazioni di informazioni riservate. Proporre ora un domenicale che di fatto colmerebbe il vuoto del News of the World potrebbe rivelarsi una mossa poco felice. I dubbi rimangono: quanti dei 2,7 milioni di lettori che leggevano il News of the World passeranno al Sun di domenica? E soprattutto il Sun reggerà fino al lancio del domenicale dopo gli ultimi arresti? Il progetto del Sun on Sunday, tuttavia, di cui si sa ancora molto poco, non è così irrealistico. La data più probabile per un eventuale lancio sarebbe a primavera inoltrata, ossia poche settimane prima degli europei di calcio che si terranno in Polonia e Ucraina. Un evento che, come spesso accade, attrae molti lettori in più rispetto alla media annuale.
Anticipata da una lettera a tutti i dipendenti, la visita di Murdoch al Sun, tuttavia, oltre a rassicurare i giornalisti, ha avuto anche lo scopo di tranquillizzare una redazione che almeno in parte nutre risentimento nei confronti di Murdoch e della sua News Corporation che controlla il tabloid. Il motivo della rabbia di diversi giornalisti risiede nella collaborazione della società di Murdoch con gli inquirenti della Operation Elveden. Negli ultimi tempi, infatti, la News Corporation, tramite un proprio nuovo organismo “etico”, il Management and Standards Committee (MSC), ha controllato decine di migliaia di email, note spese e appunti elettronici dei propri giornalisti e ha passato tutto il materiale sospetto alla polizia. Il lavoro del MSC è stato decisivo nell’arresto degli ultimi cinque giornalisti del Sun.
L’esistenza del comitato è criticata dai giornalisti del Sun e soprattutto dal loro sindacato nazionale (National Union of Journalists, NUJ) perché così sono state rivelate decine, se non centinaia, di fonti riservate protette dal segreto giornalistico. Secondo Michelle Stanistreet, segretario generale del sindacato, Murdoch dovrebbe sciogliere l’MSC e ammettere di aver commesso “un errore madornale”. Murdoch sinora non è stato di questo avviso e si è limitato a dire che tutti i giornalisti coinvolti nell’inchiesta o arrestati potranno lavorare al Sun fino a quando non verranno condannati dalla giustizia britannica. Per aver rivelato le fonti dei giornalisti e per aver scaricato in questo modo ogni colpa su di loro, l’NUJ sta pensando di denunciare alla magistratura News Corporation.
foto: AP/Arthur Edwards/News International