All’iPhone scappano i dati
Apple interverrà più severamente sulle applicazioni che attingono alla rubrica degli utenti come quella di Twitter, richiedendo un consenso esplicito
In seguito all’utilizzo disinvolto dei dati contenuti nella rubrica dell’iPhone da parte di numerosi sviluppatori di applicazioni, Apple ha deciso di rendere più restrittive le regole per l’uso di simili informazioni. Le app che non rispettano pienamente le linee guida della società dovranno essere aggiornate, aggiungendo avvisi e opzioni per ottenere un consenso esplicito da parte del proprietario del telefono prima di accedere alla rubrica. La decisione è stata comunicata dalla società dopo una settimana di grandi polemiche dovute al caso Path.
L’applicazione lanciata nell’autunno del 2010 serve per rimanere in contatto con i propri amici più stretti, condividendo con loro contenuti in una sorta di social network per elitisti. In circa un anno il sistema ha raccolto un buon successo e l’attenzione degli investitori, ma nei giorni scorsi ha ricevuto anche dure critiche per aver usato i dati contenuti nella rubrica degli iPhone senza un consenso esplicito da parte dei loro proprietari. Le informazioni raccolte dall’applicazione sui contatti vengono usate per scoprire chi è già iscritto a Path, così da potervi entrare in contatto. La startup che si occupa della app ha ammesso l’errore sul proprio blog, chiedendo scusa per l’accaduto e annunciando di aver rimosso tutte le informazioni caricate senza il consenso degli utenti.
Crediamo che voi dovreste avere il controllo quando si tratta di condividere informazioni personali. Pensiamo anche che le azioni parlino molto più chiaro delle semplici parole. Per questo motivo e per dare un chiaro segnale del nostro impegno sul fronte della privacy, abbiamo cancellato l’intera serie di informazioni caricate dai telefoni degli iscritti sui nostri server. La vostra fiducia è ciò che conta e vogliamo che vi sentiate totalmente in grado di controllare le vostre informazioni su Path.
La società ha rapidamente pubblicato un aggiornamento dell’applicazione (2.0.6) che consente di dire esplicitamente se si vogliono caricare o meno le informazioni nella rubrica degli iPhone su server di Path, così da trovare con più facilità i propri amici. Il servizio ora consente anche di inviare una mail per richiedere la cancellazione delle informazioni caricate nel caso in cui si cambi idea. L’iniziativa e le scuse presentate dalla startup sono state accolte positivamente dagli utenti e dagli esperti che nei giorni scorsi avevano criticato Path. La vicenda ha avuto comunque il merito di portare alla luce un fenomeno molto più esteso, che interessa molte altre applicazioni distribuite per l’iPhone.
Società molto più grandi di Path e che gestiscono decine, in alcuni casi centinaia, di milioni di account sono corse ai ripari annunciando cambiamenti alle loro applicazioni per rendere più chiara la gestione dei dati personali contenuti nella rubrica degli iPhone. Twitter sta provvedendo ad aggiornare le proprie app per i dispositivi mobili di Apple e per quelli Android, rendendo più chiaro il funzionamento della funzione “Trova amici”. Il sistema usa la rubrica per scoprire se ci sono propri contatti che già usano Twitter e per suggerire di seguirli, ma non viene specificato chiaramente che, per farlo, i dati in rubrica non vengono solamente consultati, ma anche caricati e memorizzati sui server del social network. La prima volta che viene usata la funzione, l’applicazione chiede comunque il permesso di usare i dati contenuti in rubrica.
Il Los Angeles Times spiega che Twitter raccoglie e memorizza gli indirizzi email e i numeri di telefono nelle rubriche di chi usa “Trova amici” per diciotto mesi. I dati vengono comunque raccolti in forma anonima, nel senso che il sistema non carica anche i nomi e i cognomi dei loro proprietari, ma solamente email e numeri di telefono per trovare le corrispondenze nei propri database e consigliare gli amici da seguire, anche se questi si iscrivono in un secondo momento al social network. L’opzione “Trova amici” comprenderà la dicitura “carica i tuoi contatti” per quanti riguarda l’iPhone e “importa i tuoi contatti” per i sistemi Android, eliminando la più ambigua definizione “esegui la scansione dei tuoi contatti”.
Per mettere le cose in chiaro con i loro utenti ed evitare possibili conseguenze legali, molte altre società hanno aggiornato o stanno aggiornando le loro applicazioni. Il sistema di condivisione della propria posizione geografica Foursquare, l’app di fotografia Instagram e l’applicazione del sito web per le ricerche locali Yelp daranno informazioni più chiare sull’uso dei dati in rubrica, rispondendo così anche alle nuove richieste di Apple che vuole sia domandato l’esplicito permesso da parte degli utenti per l’uso dei dati.
«Le applicazioni che raccolgono o trasmettono le informazioni sui contatti degli utenti senza il loro permesso violano le nostre linee guida. Stiamo lavorando per migliorare ulteriormente le cose per i nostri clienti e, come abbiamo fatto con i servizi di localizzazione, ogni app che vorrà usare i dati dei propri contatti dovrà chiedere un permesso esplicito all’utente a partire dai prossimi aggiornamenti» ha spiegato un portavoce di Apple a AllThingsD, il blog tecnologico del Wall Street Journal. La società ha voluto mettere rapidamente le cose in chiaro per evitare possibili conseguenze legali, rispondendo anche indirettamente all’iniziativa di alcuni membri del Congresso che avevano avviato un’interrogazione sulla vicenda e sull’effettiva tutela della privacy per i proprietari degli iPhone e degli iPad.