Il progetto di bilancio di Obama
La Casa Bianca ha presentato una proposta per abbattere il debito pubblico investendo e tassando i ricchi, i repubblicani non vogliono saperne
Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha presentato ieri, parlando agli studenti del Northen Virginia Community College, il progetto di bilancio della sua amministrazione per il prossimo anno fiscale, che inizierà il primo ottobre, a un mese dalle elezioni. Il piano ha l’obiettivo di far scendere il debito del Paese sotto la soglia dei 1.000 miliardi entro l’anno prossimo e di 4.000 miliardi nei prossimi dieci anni, ma prevede anche una serie di corposi investimenti a sostegno della crescita economica, anche allo scopo di definire in modo netto le differenze tra Obama e i repubblicani.
Rispondendo infatti ai repubblicani che lo accusano ormai da mesi di incitare alla lotta di classe, Obama ha detto: «Non si tratta di lotta di classe, ma del benessere della nazione. Si tratta di fare le scelte giuste, che non vadano soltanto a vantaggio di coloro che hanno raggiunto ottimi risultati negli ultimi decenni, ma anche della classe media, di coloro che si battono per diventare classe media e della nazione intera». Prima di leggere le proposte, va tenuto conto che per diventare legge queste dovranno essere approvate dal Congresso: e oggi il Congresso è diviso tra la Camera a maggioranza repubblicana e il Senato a maggioranza democratica. Con ogni probabilità, quindi, il progetto di bilancio di Obama è destinato a rimanere sulla carta, almeno nella sua interezza, ed essere usato dal presidente soprattutto come mezzo per far conoscere le sue proposte e le sue soluzioni all’elettorato. Naturalmente alcune di queste proposte potrebbero essere inserite nella versione finale del budget e approvate dal Congresso, al termine delle trattative tra repubblicani e democratici. I repubblicani intanto hanno fatto sapere che per quanto li riguarda la proposta di Obama arriva al Congresso già morta.
Investimenti
I principali investimenti dovrebbero essere nei settori dell’occupazione (30 miliardi di dollari per assumere insegnanti, polizia e vigili del fuoco), della formazione (30 miliardi per il miglioramento del sistema scolastico), delle grandi infrastrutture (476 miliardi di dollari in sei anni per il rinnovo di strade e ferrovie) e dell’industria manifatturiera: «Abbiamo bisogno di rilanciare l’industria manifatturiera americana tagliando gli sgravi fiscali alle compagnie che trasferiscono posti di lavoro all’estero, e questo è qualcosa su cui tutti dovrebbero essere d’accordo», ha spiegato Obama. Nel piano sono poi previsti nuovi crediti fiscali per le piccole imprese e una proroga fino alla fine dell’anno delle misure di emergenza a sostegno dei disoccupati.
Tasse
Barack Obama ha riproposto la cosiddetta legge Buffett, che impone di alzare al 30 per cento la pressione fiscale sui patrimoni superiori a 1 milione di dollari, come quello di Warren Buffett che ha più volte denunciato che gli americani più ricchi, come lui, pagano in proporzione molte meno tasse rispetto ai normali lavoratori. Buffett aveva spiegato che gran parte dei suoi guadagni deriva dagli investimenti, che sono tassati al 15 per cento – un’aliquota molto bassa – e che in definitiva lui paga meno tasse della sua segretaria (che ha un’aliquota del 35 per cento). Quest’operazione dovrebbe permettere allo Stato di raccogliere 1.500 miliardi di dollari in più nei prossimi dieci anni: «Dobbiamo fare in modo che tutti paghino il giusto per ottenere le cose di cui abbiamo bisogno», ha detto il presidente.
Il governo dovrebbe poi recuperare 61 miliardi grazie a una nuova imposta a carico delle istituzioni finanziarie che hanno usufruito del salvataggio pubblico e 41 miliardi dalla fine degli incentivi fiscali per le società petrolifere, del gas e del carbone.
Tagli
Risparmi per 850 miliardi arriveranno dalla fine delle operazioni militari in Iraq e dalla progressiva riduzione delle forze americane in Afghanistan. Obama ha chiesto inoltre alla Difesa di spendere meno dei 487 miliardi già previsti. Nel piano sono indicati risparmi per 364 miliardi di dollari anche nel settore sanitario.
La Primavera Araba
Barack Obama ha chiesto al Congresso di stanziare nel nuovo bilancio 770 milioni di dollari di aiuti per i Paesi che hanno partecipato alla Primavera araba e di creare un “Fondo di incentivi per il Medio Oriente e il Nord Africa” per uno sviluppo “economico a lungo termine e per sostenere riforme politiche e commerciali”.