Chi è Henrique Capriles, lo sfidante di Chávez
Ha 39 anni e ieri ha vinto le primarie dell'opposizione in Venezuela, dove si vota a ottobre per le presidenziali
Henrique Capriles Radonski ha vinto ieri le primarie dell’opposizione venezuelana e sfiderà dunque il presidente uscente Hugo Chávez alle prossime elezioni presidenziali del paese, che si terranno il 7 ottobre 2012. Capriles ha ottenuto il 62 per cento delle preferenze dei 2,9 milioni di votanti che hanno partecipato alle primarie – potevano votare tutti i venezuelani con diritto di voto, al di là della loro appartenenza politica – e ha battuto diversi altri candidati, tra cui il governatore dello stato di Zulia, Pablo Pérez.
Capriles è l’attuale governatore dello stato di Miranda, dopo esser stato per otto anni sindaco di Baruta, una circoscrizione di circa 300mila abitanti che fa parte della capitale Caracas, e per circa tre mesi presidente della Camera dei Deputati, nel 2000. Ha 39 anni ed è il leader della Mesa de la Unidad Democrática (MUD, “Unità Nazionale”), una coalizione di opposizione nata dopo le elezioni regionali del 2008 che unisce liste di varia natura politica (dai liberali al socialdemocratici, fino ai centristi). Uno dei principali partiti di questa coalizione è Primero Justicia (“Per prima la giustizia”), una lista di centro cofondata da Capriles e vista da molti come un elemento di discontinuità rispetto al passato dell’opposizione a Chávez. Nel 2010 la MUD ha vinto di poco le elezioni legislative, ottenendo il 47 per cento dei voti complessivi e 67 seggi della Camera dei Deputati su 165.
Capriles finora non ha mai perso le elezioni a cui ha partecipato. Non è sposato, dice di ispirarsi politicamente all’ex presidente brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva ed è di famiglia ebrea (ma lui è cattolico), con origini olandesi da parte di padre e russo-polacche da parte di madre. La sua famiglia è emigrata in Venezuela durante la Seconda Guerra mondiale per sfuggire ai nazisti. Capriles ha studiato legge ed economia in Venezuela, Olanda, Stati Uniti e Italia (a Viterbo): a 26 anni è entrato ufficialmente in politica diventando il deputato più giovane della storia del Venezuela. Capriles si dice a favore degli investimenti di Chávez nell’istruzione e nella sanità pubblica ma si oppone alle nazionalizzazioni forzate, che secondo lui limitano lo sviluppo del Venezuela.
Capriles è stato coinvolto anche nel tentato colpo di Stato del 2002 in Venezuela, quando per pochi giorni i seguaci dell’allora presidente della Fedecamaras (corrispettivo della Confindustria italiana), Pedro Carmona, hanno destituito Chávez, sciolto le camere e preso il potere. Chávez, tuttavia, grazie a una rivolta popolare, era riuscito a ridiventare presidente dopo poche ore, senza ricorrere alla violenza. Tornato al potere, Chávez ha perseguito legalmente i presunti organizzatori del tentato golpe, tra cui anche Capriles, in quanto gli oppositori del presidente in quei giorni avevano assediato l’ambasciata cubana a Miranda dove si erano nascosti numerosi esponenti del governo chavista. Capriles, che all’epoca era proprio sindaco di Miranda, è stato accusato di aver dato il suo assenso all’assedio, mentre lui dice di aver fatto di tutto per negoziarne la fine. Dopo anni di processo, nel 2006 è stato prosciolto dalle accuse.
Le elezioni presidenziali in Venezuela sono previste per il 7 ottobre 2012. La MUD dovrà sfidare il Polo Patriótico, ossia la coalizione di sinistra al potere guidata dal Partito Socialista Unito del Venezuela di Chávez che, attualmente, sembra in vantaggio nei sondaggi. Dovesse vincere nuovamente, Chávez governerebbe per un terzo mandato, cioè fino al 2019: vent’anni dopo la sua prima elezione, nel 1999.
foto: AP/Ariana Cubillos