Il processo Mills è praticamente finito
Una mossa degli avvocati difensori di Berlusconi rende la prescrizione certa, entro la fine del mese, spiega Luigi Ferrarella sul Corriere
Il processo sulla presunta corruzione da parte di Silvio Berlusconi dell’avvocato inglese David Mills è praticamente concluso, spiega oggi Luigi Ferrarella sul Corriere della Sera.
Spiaggiato sui fondali del Palazzo di giustizia come una mesta nave Concordia giudiziaria, anche sabato il processo Berlusconi-Mills si inclina di quell’impercettibile ulteriore manciata di centimetri procedurali che lo fa inabissare nella prescrizione ormai certa anche prima della sentenza di primo grado.
LA FINE – Magari la spina verrà formalmentestaccata solo dopo il 25 febbraio, quando i giudici hanno fissato la prima udienza utile all’esito della decisione che il 18 febbraio la Corte d’appello prenderà sulla loro ricusazione chiesta dall’ex premier. Ma, di fatto, l’elettroencefalogramma del processo – che computi realistici (non quelli ottimistici del pm sulla primavera né quelli striminziti della difesa sull’8 gennaio scorso) indicano prescritto tra oggi e il 18 febbraio – è piatto da ieri sera: da quando l’udienza si esaurisce con il pm che rimanda la fine della requisitoria a mercoledì, e i difensori che meditano quel giorno di dismettere il mandato difensivo prima delle arringhe. E così costringere il Tribunale a nominare all’ex premier un avvocato d’ufficio che, nulla sapendo, ovviamente chiederà termini a difesa: «Valuteremo con il nostro assistito se abbia senso la permanenza dei difensori in questo processo», anticipano i parlamentari Ghedini e Longo, mentre nove loro colleghi del Pdl dettano comunicati di fuoco contro i «giudici non imparziali».
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foto: Lapresse