Il nuovo governo bosniaco, dopo 16 mesi
Il parlamento della Bosnia-Erzegovina ha approvato ieri il nuovo governo, guidato dal croato-bosniaco Vjekoslav Bevanda
Il parlamento della Bosnia-Erzegovina ha approvato ieri, con 26 voti favorevoli, 7 contrari e 1 astenuto, il nuovo governo guidato dal primo ministro Vjekoslav Bevanda, 55 anni. Bevanda è un croato-bosniaco dell’HDZ, l’Unione Democratica Croata. Il nuovo governo è stato approvato a oltre 16 mesi dalle elezioni politiche in Bosnia, dopo una lunghissima fase di trattative. Il nuovo primo ministro guiderà una squadra di governo composta da 9 ministri divisi equamente tra i tre principali gruppi etnici del paese: musulmani, serbi e croati, il cui contrasto per la spartizione dei posti di governo era la causa prima dello stallo.
La sfida principale che il governo presieduto da Bevanda si trova ad affrontare da oggi è la crisi economica che investe il paese, aggravata dal fatto che, proprio a causa del lungo blocco amministrativo, sono due anni che il parlamento non approva il piano di bilancio. Ma oltre alle misure di risanamento economico, i passi che l’Europa chiede al nuovo governo riguardano anche il recepimento di una sentenza della Corte Europea per i Diritti Umani, che impone una riforma costituzionale che conceda pari diritti politici a tutte le minoranze del paese, e l’adeguamento alla legislazione europea sugli aiuti di Stato.
L’Unione Europea e gli Stati Uniti hanno cercato di mediare durante la lunghissima fase dei negoziati e ora aspettano di capire se il nuovo governo sarà in grado di risolvere i gravissimi problemi finanziari del paese, condizione inderogabile per permettere alla Bosnia di coltivare la speranza di poter cominciare già da quest’anno il percorso di avvicinamento alla Comunità Europea.
foto: AP Photo/Sulejman Omerbasic