Saviano accusa la Rai di aver ospitato un camorrista
Nel dicembre del 2010 uno dei capi degli Scissionisti si vide dedicare una canzone su Raidue
Roberto Saviano ha raccontato oggi su Facebook “una storia passata inosservata”.
Questa è una storia passata inosservata. Strana, dura pochi minuti. Ma minuti televisivi. Arriva in milioni di case nei giorni che si preparano al Capodanno. Ma il racconto di questi minuti televisivi non avrebbe senso se non si conoscesse la storia di Gaetano McKay Marino. Gaetano Marino è ai vertici degli Scissionisti, detti anche Spagnoli, usciti vincitori della guerra interna al cartello dei Di Lauro. Hanno partecipato alla faida i Marino. Gaetano infatti è fratello di Gennaro Marino, promotore militare della faida. Sono detti i “McKay” perché il padre Crescenzo (ucciso dai Di Lauro come vendetta) somigliava a un vecchio personaggio di una serie televisiva western. Gaetano fu scovato nel dicembre 2004 in un albergo di lusso della costiera sorrentina, si nascondeva lì per sfuggire alla vendetta dei killer rivali che lo cercavano, ed era sempre accompagnato dal suo maggiordomo che aveva il compito di accudirlo. Gaetano Marino non può mangiare da solo, non può cucinare, non può aprire le porte, non può nemmeno bere da solo. Perse entrambe le mani per lo scoppio di un ordigno. Guerra di camorra con i Ruocco, anni ’90, si voleva fargli saltare la villa e una bomba gli esplose in mano. Questa è una delle versioni. Altri dicono che perse le mani perché stava lanciando una bomba a mano esplosa prima del tempo. Gaetano Marino è stato per la camorra una sorta di ambasciatore dei sodalizi di Secondigliano con la mafia albanese, come dimostrato dall’inchiesta del Gico di bari dell’ottobre 2010.
(continua a leggere sulla pagina Facebook di Roberto Saviano)