Le foto degli scontri in Grecia
Un'altra giornata di sciopero ad Atene, un'altra giornata di proteste e scontri
Migliaia di persone hanno manifestato oggi ad Atene durante 48 ore di sciopero generale proclamato dai sindacati, per protestare contro le nuove misure di austerità che la Grecia dovrebbe prendere per rispettare gli accordi con la comunità internazionale e assicurarsi un nuovo prestito. Nel centro di Atene ci sono stati violenti scontri tra i manifestanti e la polizia, con lanci di bottiglie, rudimentali bombe incendiarie e sassi contro le forze dell’ordine, che hanno risposto sparando lacrimogeni.
Il nuovo piano prevede il taglio del 22 per cento del salario minimo (da 751 euro al mese a 600 euro al mese), la liberalizzazione del mercato del lavoro, il taglio di 150.000 lavoratori del settore pubblico entro il 2015 (15.000 subito), in totale una riduzione della spesa pubblica superiore ai tre miliardi di euro. Non si è andati lontano invece sul fronte della riforma delle pensioni, una delle richieste più importanti delle istituzioni internazionali, e non si capisce ancora da dove verranno circa 300 milioni di euro di risorse: per questo l’Unione Europea ha detto di voler aspettare l’approvazione delle misure da parte del Parlamento. Una volta approvate queste misure, la troijka garantirà un prestito da 130 miliardi di euro. Senza il prestito, la Grecia sarebbe condannata al fallimento: il 20 marzo dovrà ripagare titoli di Stato per 14,5 miliardi di euro, soldi che oggi non ha in cassa. Oggi il partito più piccolo della coalizione di governo in Grecia, il “Raggruppamento Popolare Ortodosso” di estrema destra, ha detto che la Germania sta umiliando la Grecia e ha ritirato i suoi quattro membri dal governo. Il partito ha 15 deputati in Parlamento.