Il cimitero di Glasgow
Glasgow è una città portuale della Scozia famosa in epoca vittoriana per i suoi cantieri navali, che all’epoca erano i più importanti del mondo. La necropoli di Glasgow si trova su una collina accanto alla cattedrale, in un’area che fu per duecento anni un parco pubblico. Nel 1883 venne trasformata in un cimitero-giardino sul modello del Père-Lachaise, dopo la visita a Parigi di un membro della Merchant House, una delle organizzazioni più antiche e prestigiose di Glasgow che nel 1650 aveva acquistato parte del terreno della città. Nella necropoli, a cui si accede attraverso un ponte (chiamato “Ponte dei sospiri”), sono sepolte 50mila persone fra 3500 monumenti, obelischi, pinnacoli e statue.
Fin dall’inizio nel cimitero vennero sepolte persone di tutte le confessioni religiose: il primo fu un ebreo, Joseph Levi, un gioielliere che morì di dissenteria. Dopo il 1860, il cimitero venne ampliato ad est e a sud, raddoppiando quasi la sua grandezza che è ora di 15 ettari. Quello di Glasgow è uno dei pochi cimiteri antichi ad aver conservato alcune informazioni sui defunti, compresa la loro professione e la causa del decesso. Nel 1966, la Merchant House consegnò la necropoli al Comune di Glasgow, che ora ne segue l’amministrazione e il mantenimento.