Crozza risponde alle accuse di plagio
Maurizio Crozza ha mandato a Corriere.it una lettera con cui risponde a chi lo ha accusato di aver copiato da Twitter alcune delle battute del suo monologo di ieri sera a Ballarò.
Cari amici della Rete, cari italiani, colgo l’occasione per salutarvi. Scrivo queste poche righe per una fondamentale dichiarazione sulla polemica che gira in rete, su tre battute che avrei copiato da Twitter. Lo confesso: è tutto vero. Sono trent’anni che io lavoro copiando dalla rete. Anche quando la rete non esisteva, io la copiavo. A scuola ho sempre copiato da Twitter. Anche questo comunicato non è mio: l’ho appena trovato su Twitter.
Tutti i miei personaggi di “Mai dire gol”, di “Quelli che il calcio”, di “Rockpolitik”, di Sanremo, di “Crozza Italia”, di “Crozza Alive”, di “Italialand” li ho copiati da Twitter. Le copertine di Ballarò no: quelle le copio da Facebook. Quindi, che dire: grazie Twitter! Tra l’altro: io Twitter non ce l’ho. Se mi dite come si usa mi fate un favore. E naturalmente grazie al parlamentare Pd Sarubbi che, come disse Roosevelt a Yalta, mi ha sgamato. Io confesso. Anzi, trattandosi di Sarubbi: io con fesso.