James Deen, l’idolo porno delle ragazzine
Ha 26 anni, i media americani si stanno appassionando e preoccupando per la sua popolarità presso il segmento di minoranza degli utenti della pornografia
James Deen, attore californiano, ha 26 anni, lavora nell’industria pornografica da 7 e sogna di entrarci da quando era bambino. Sta riscuotendo un successo crescente presso il pubblico femminile, solitamente una minoranza tra i fruitori del porno: parte delle sue fan sono addirittura adolescenti, dai 15 anni in su, incoraggiate dalla facilità con cui è possibile contattarlo su Twitter e rassicurate dal suo aspetto estremamente ordinario, come hanno raccontato nelle scorse settimane molti media americani, e soprattutto dopo che qualche giorno fa se n’è occupata la trasmissione televisiva Nightline sulla rete ABC.
Con i suoi ricci castani, gli occhi azzurri e il gran fisico, questo prodigio venticinquenne del porno sembra il ragazzo della porta accanto, il compagno di classe o quel tipo carino al bar che sperate incroci il vostro sguardo.
Bryan Rothstein, così si chiama, ha scelto come pseudonimo James Deen perché gli amici avevano cominciato a chiamarlo così quando aveva 12 anni, dopo averlo visto fumare.
Per realizzare il suo sogno di lavorare nel porno, ha lasciato la casa dei genitori prima di compiere i 18 anni, ha lavorato per un periodo da Starbucks, e ha seguito fedelmente il consiglio che aveva sentito da ragazzino in un programma radio: «Se vuoi diventare un attore porno devi riuscire a masturbarti davanti ad almeno 20 persone». A dare il consiglio allora era Jenna Jameson, famosa attrice pornografica statunitense. Deen cominciò così ad avere rapporti sessuali in pubblico, durante rave, concerti o feste: questa forma di esibizionismo l’ha aiutato, dice, a sentirsi più a suo agio di fronte alle macchine da presa.
Lo ha descritto così la rivista Studio:
Deen ha un aspetto gradevole, ma “normale”: somiglia un po’ a James Franco, un po’ a Andy Samberg; non passa la giornata in palestra, ha ancora il suo vero naso. Te lo potresti trovare seduto accanto in treno. (Forse.) (No.) E poi è un tipo… affettuoso? Spesso bacia la sua partner sulla bocca, oppure le accarezza il viso, la tiene per mano. Se Drake è il “bravo ragazzo” del rap, James Deen è il bravo ragazzo dell’hard. Una reputazione costruita passo passo, trattando civilmente le attrici con cui lavora, senza spingersi più in là di quanto sia stato stabilito prima di girare, e rispondendo in modo cordiale alle giornaliste che oggi vogliono parlare con lui.
Presentato alternativamente come l’immagine positiva e pulita del porno o come una specie di perversa creatura pensata appositamente per corrompere il pubblico più giovane, è arrivato a guadagnarsi il soprannome di «Ryan Gosling del porno». In sette anni ha partecipato a oltre 1200 film come attore e a 9 da regista, e considera la sua carriera «agli esordi».
Il sito americano Salon l’ha intervistato lo scorso anno, quando si cominciava a parlare seriamente di lui.
Qual è il punto, esattamente? Ti piace il sesso e riesci a farlo in continuazione?
Amo il sesso e sì, lo faccio in continuazione. Mi piace anche incontrare persone diverse e giocare con le loro personalità. Anche se dirlo sembra patetico, è quasi artistico. C’è una forma d’arte in ciò che facciamo, una visione, una performance. […] Penso che il sesso sia la forma espressiva più sincera. E per quanto questo possa sembrare accondiscendente, alla fine il porno è divertente perché puoi fare ottimo sesso ogni giorno con bellissime donne e viaggiare ed essere pagato per questo. […] Ma, sì, penso che esprimerci sessualmente sia qualcosa di profondamente sincero e onesto. Non mi è mai passato per la mente di fare porno solo per avere una buona ragione per fare sesso.
Un sacco di uomini e donne si fanno un’idea di come dovrebbe essere il sesso “normale” o “hot” guardando i tuoi film. Come ci si sente a influenzare il modo in cui le persone fanno sesso?
Questa è una responsabilità che non voglio. Le cose che facciamo le facciamo per la macchina da presa, facciamo sesso per le persone a casa, per noi non è necessariamente piacevole. Una volta ho dato un’intervista le cui domande erano tutte incentrate sui consigli che posso dare alle coppie su come fare sesso come una pornostar. Il mio unico consiglio è: non provateci neanche.
Com’è cambiata l’industria del porno negli ultimi anni?
Molto. Prima era più divertente. Lo è ancora, ma al momento l’economia fa schifo e, sai, c’è la pirateria. Nessuno è più abituato a pagare per l’intrattenimento. Lavoro per burningangel.com e la presidente, Joanna Angel, dice sempre che dobbiamo lavorare il doppio per la metà dei soldi, e io sono assolutamente d’accordo. Quando le persone si lamentano pensando ai vecchi tempi del porno lei risponde: «Pensavi davvero che le giornate in cui lavoravi per tre ore e guadagnavi una quantità folle di soldi sarebbero durate a lungo? È un lavoro.»
Cosa pensi della disparità di paga tra attori maschi e femmine?
Penso di essere troppo pagato. […] Anni fa si parlava di formare un comitato per esigere che gli uomini venissero pagati quanto le donne ma penso che, ehi, se tutti gli uomini che lavorano nel porno si licenziassero domani, ci sarebbero una marea di tizi in fila per prenderne il posto, con una boccetta di Viagra in mano.