Annullato il divieto per i matrimoni gay in California
Una corte federale lo ha confermato anticostituzionale, ma la decisione non ha effetto immediato ed entro 90 giorni potrebbe diventare materia per la Corte Suprema
Una Corte d’Appello federale di San Francisco ha confermato ieri, martedì 7 febbraio, che il divieto per i matrimoni gay in California stabilito da un referendum del 2008 (“Proposition 8”) è incostituzionale. I giudici hanno confermato la sentenza emessa nel 2010 dalla Corte distrettuale federale del Northern District of California, ricordando che il divieto viola i diritti costituzionali di gay e lesbiche nello Stato. «La “Proposition 8” non ha alcun altro scopo, e nessun altro effetto, se non quello di ridurre la dignità umana di gay e lesbiche in California e di riclassificare le loro relazioni in una posizione inferiore rispetto alle coppie costituite da persone di diverso genere» si legge nella motivazione della sentenza.
(Un giudice gay può emettere sentenze sui matrimoni gay?)
I giudici si sono concentrati unicamente sul contenuto della “Proposition 8”, mentre non si sono espressi sul tema centrale, cioè se il matrimonio debba essere un diritto fondamentale per i gay così come lo è per gli eterosessuali. Questo potrebbe condizionare il prossimo passaggio nel sistema giudiziario, quando la questione diventerà materia della Corte Suprema, che probabilmente si esprimerà sul caso specifico della “Proposition 8” e non sul tema più generale dei matrimoni gay. La decisione della Corte d’Appello non avrà effetto immediato: i sostenitori della “Proposition 8” hanno due settimane di tempo per formulare un nuovo appello e tre mesi per chiedere l’intervento sulla questione della Suprema Corte
(Sospesi di nuovo i matrimoni gay in California)
Il matrimonio tra persone dello stesso sesso è un tema molto dibattuto negli Stati Uniti. Le persone gay possono sposarsi legalmente in Massachusetts, Connecticut, Vermont, New Hampshire, Iowa, Stato di New York e Washington DC. Circa 18mila coppie fecero in tempo a sposarsi nell’estate del 2008 in California prima che venisse votato il referendum per vietare i matrimoni gay.