I vivi sono più dei morti?
La BBC prova a rispondere alla domanda se sia possibile che il numero di persone mai vissute sulla Terra sia inferiore a quello di chi ci vive oggi
Le Nazioni Unite hanno dichiarato il 31 ottobre 2011 il “Day of Seven Billion“: il giorno in cui la popolazione umana della Terra ha raggiunto, per la prima volta nella sua storia, i sette miliardi. Il giorno era simbolico e stabilire con precisione il numero degli abitanti della Terra è impossibile, ma con qualche incertezza possiamo dire che il numero di persone che vivono sulla Terra è più o meno quello festeggiato dalle Nazioni Unite tre mesi fa. Il traguardo ha fatto tornare di attualità le preoccupazioni per l’espansione eccessiva della popolazione, preoccupazioni che sono riassunte spesso in una domanda (di antica e appassionante discussione): è possibile che oggi siano vive sulla Terra più persone di tutte quelle che sono vissute (e morte) in passato?
La risposta, spiega la BBC, passa inevitabilmente per un calcolo difficile: quello per determinare il numero di esseri umani che sono vissuti sulla Terra in tutto il passato dell’umanità. La BBC presenta i dati di un calcolo del Population Reference Bureau di Washington, un’organizzazione no-profit fondata nel 1929 e che si dedica a studi di popolazione e sociologia. Il PRB pubblicò un articolo dal titolo “Quante persone sono mai vissute sulla Terra?” nel 1995 e lo ha aggiornato due volte da allora; l’ultima volta nel 2011, quando è stato corredato da un breve video che illustrava le stime.
Il PRB spiega che il punto di partenza della stima è quando si è sviluppato per la prima volta l’Homo sapiens, ovvero circa 50.000 anni fa. Nel lunghissimo arco di tempo tra la comparsa della specie sapiens e oggi, ci sono dati demografici affidabili a nostra disposizione solo per un periodo relativamente molto breve, per cui gran parte del conteggio deve essere fatto con stime e approssimazioni.
Oggi il tasso di natalità mondiale è di circa 23 nascite ogni 1000 persone per anno, ma in passato era probabilmente molto più alto, visto che la mortalità infantile uccideva moltissime persone prima che diventassero adulte: nel Medioevo, alcune stime mettono l’aspettativa di vita tra i 10 e i 12 anni. Anche solo per garantire una crescita molto lenta della popolazione, come è quella che si stima fino al XIX secolo, il tasso di natalità deve essere stato di circa 80 nascite ogni 1000 persone.
La crescita della popolazione è stata rapidissima negli ultimi decenni. La popolazione della Terra ha raggiunto 1 miliardo solo all’inizio dell’Ottocento, e poi ha impiegato comunque quasi 120 anni per arrivare a due. Negli ultimi cinquant’anni, poi, è passata da due a sette miliardi. Ma i calcoli del PRB stimano che, in totale, sulla Terra hanno vissuto circa 108 miliardi di persone: il numero dei vivi oggi è lontanissimo dal pareggiare quello dei morti in passato, e molto probabilmente, a meno che la Terra non riesca a sostenere la vita di venti o trenta volte gli esseri umani che già la abitano adesso, non lo raggiungerà mai. Oggi, per ogni persona viva ci sarebbero state circa 15 persone morte in passato, e sette miliardi di persone avevano già vissuto sul pianeta in un periodo di tempo compreso tra l’8000 avanti Cristo e l’anno Zero.
foto: Peter Macdiarmid/Getty Images
– Luca Sofri: Più morti che vivi