Come la NASA fotografa la Terra
Per le sue foto ad altissima definizione divide il pianeta a spicchi e ne fa un collage
La scorsa settimana, la NASA ha diffuso una fotografia ad altissima definizione della Terra, che ricorda molto la prima “Blue Marble”, quella famosa scattata 40 anni fa dall’equipaggio dell’Apollo 17 mentre era in viaggio verso la Luna. La foto mostra naturalmente solo una porzione del nostro pianeta, quella dove si trova il Nord America. Considerate le molte richieste ricevute, l’ente spaziale americano ha pubblicato una nuova immagine, che mostra questa volta la parte dell’emisfero orientale.
Sul sito della NASA spiegano anche come viene realizzato questo tipo di foto. Si tratta di un collage delle immagini inviate dal satellite Suomi NPP, che si trova in orbita intorno alla Terra a una distanza dal suolo di circa 824 chilometri. La prospettiva delle immagini è però resa come se il punto di osservazione si trovasse a 12.743 chilometri dal suolo. Suomi NPP è passato sei volte sulla stessa porzione di pianeta in otto ore. Le immagini che ha rilevato sono state messe insieme e combinate per creare un’unica foto.
Usando un pallone da basket potete farvi un’idea di quanto sia distante Suomi NPP dalla Terra. Il pallone, con un diametro di 25 centimetri è il nostro pianeta. (Per completezza, il diametro della Terra è pari a 12.756 chilometri.) In questo caso per avere la stessa vista della Terra che ha Suomi NPP dovete tenere il pallone da basket a un centimetro e mezzo di distanza dal vostro viso. L’ampiezza degli “spicchi” di superficie terrestre fotografati a ogni passaggio è di 3.001 chilometri. Sulla palla da basket equivale a circa sei centimetri.