Sarkozy ha un piano
Il presidente francese ha annunciato ieri in tv una serie di misure per rilanciare la crescita (e se stesso), dall'aumento dell'IVA alla Tobin Tax
Ieri sera il presidente francese Nicolas Sarkozy ha annunciato durante un’intervista televisiva una serie di riforme per dare slancio all’economia e creare nuovi posti di lavoro. Secondo molti analisti, la mossa ha anche lo scopo di guadagnare attenzione e consensi in vista delle prossime elezioni presidenziali – si vota alla fine di aprile – ma Sarkozy si è difeso assicurando di aver parlato in qualità di presidente e non di candidato.
Sarkozy ha detto che la crisi economica si è placata e che l’Europa «non è più sull’orlo del baratro». Ha annunciato l’aumento dell’IVA dal 19,6 per cento al 21,2 per cento, che avverrà a ottobre per compensare la riduzione degli oneri sociali pagati dai datori di lavoro, così da ridurre il costo del lavoro e aumentare la competitività (sperando che l’aumento delle tasse non riduca i consumi). L’annuncio più importante di Sarkozy in chiave europea è quello sull’istituzione di una tassa sulle transazioni finanziarie dello 0,1 per cento: la Tobin Tax, in pratica, che Sarkozy vorrebbe applicare in tutta Europa e che è indigesta al Regno Unito. Il presidente francese ha annunciato poi l’aumento di due punti percentuali delle tasse pagate sui profitti finanziari, e l’istituzione di una banca d’investimento con un capitale iniziale di un miliardo di euro che farà credito a bassi interessi alle piccole e medie imprese, che fanno particolarmente fatica a ottenere liquidità in prestito in questa situazione economica.
Le aziende con più di 250 dipendenti, inoltre, saranno obbligate ad assumere degli stagisti, il cinque per cento del totale dei dipendenti, per aiutare a ridurre la disoccupazione giovanile, e verranno costruite nuove case popolari. Sarkozy ha anche lodato la possibilità delle imprese tedesche di concordare salari e orari di lavoro con i dipendenti, sottolineando che il limite di 35 ore lavorative stabilito dal governo socialista in Francia ostacola la crescita economica e la competitività. Le riforme puntano a diminuire il divario di competitività con la Germania, che Sarkozy ha dichiarato di voler prendere a modello economico.
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