Il calciomercato indiano

Si è tenuta oggi l'asta per il supercampionato organizzato quest'anno con le vecchie glorie: Cannavaro è stato preso a 830 mila dollari, Crespo e Pires a 800 mila

La Indian Football Association (IFA) e una società di promozione di eventi sportivi hanno organizzato quest’anno la prima stagione di un nuovo campionato indiano di calcio, la Premier League Soccer, che proverà a far crescere l’interesse per lo sport in un paese fino ad oggi tifoso quasi solo del cricket. Il campionato è un breve torneo a cui partecipano solo sei squadre: le dieci giornate si giocheranno tra il mercoledì e la domenica, prevalentemente di sera, e saranno in alternativa al campionato nazionale indiano, la cosiddetta I-League lanciata con scarso successo nel 2007. Le squadre, come avviene negli sport statunitensi, sono come dei “marchi” che vengono messi in vendita tra le società investitrici interessate: le sei franchise disponibili sono Kolkata, Barasat, Howrah, Haldia, Durgapur e Siliguri. Le società hanno fatto calciomercato comprando all’asta i giocatori che hanno accettato di partecipare al campionato: secondo le regole, ogni squadra dovrà avere almeno un allenatore famoso e un “top player”, ovvero un calciatore di livello internazionale, fino a un massimo di altri tre giocatori stranieri e 21 giocatori indiani.

Pronti via, Cannavaro è la stella dell’India. E fa niente che l’anagrafe dica che il difensore campione del mondo nel 2006 abbia ormai compiuto 38 anni. A New Delhi si è celebrata l’asta per giocatori e allenatori stranieri di prima grandezza che prenderanno parte alla Premier League indiana, campionato a sei squadre che partirà il prossimo mese nel West Bengala. Ebbene: Cannavaro è stato il giocatore per il quale è stata fatta l’offerta più alta: 830 mila dollari (circa 630 mila euro) sganciati dal Siliguri. Meglio del francese ex dell’Arsenal, Robert Pires, finito all’Howrah per la cifra di 800mila dollari.

POVERO CRESPO — Salutato il Parma per tentare l’avventura indiana, Hernan Crespo è il grande deluso dell’asta: per lui la base d’asta era stata fissata a 840 mila dollari, ma nessuno si è fatto avanti. Alla fine il suo cartellino è andato al Barasat sul prezzo base. Anche gli allenatori sono stati battuti all’asta: il più costoso è stato l’ex compagno di Crespo, il portoghese Fernando Couto, acquistato per 240 mila dollari all’Howrah. Dunque Couto allenerà Pires. Ogni squadra avrà in rosa un calciatore di fama internazionale, un allenatore di grido, due calciatori stranieri e uno straniero di origine asiatica, mentre una seconda asta, in programma nella prima settimana di febbraio, riguarderà i più forti calciatori indiani. Non è sato battuto all’asta Juan Pablo Sorin, che a questo punto dovrebbe finire alla sesta franchigia, l’Haldia, che ancora non ha una proprietà e quindi si accontenterà dei giocatori rimasti. Il campionato dell’Indian Premier League Soccer non ha ancora le date certe, anche se è dato per probabile che parta il 25 febbraio. L’India, numero 162 del ranking Fifa, ha creato un campionato nella regione del West Bengala, capoluogo Kolkata (ex Calcutta), per creare un movimento calcistico praticamente inesistente.

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Il supercampionato di calcio indiano