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  • Domenica 29 gennaio 2012

Gli arresti contro Occupy Oakland

Le foto delle bandiere americane in fiamme e degli scontri di ieri con la polizia, che ha arrestato circa 300 persone

(AP Photo/Beck Diefenbach)
(AP Photo/Beck Diefenbach)

Ieri a Oakland, in California, sono state arrestate circa trecento persone del movimento “Occupy”, che da mesi protesta in tutti gli Stati Uniti contro la finanza e il capitalismo, ritenendoli i primi responsabili della crisi economica. Molti manifestanti sono stati fermati dopo che in serata hanno fatto irruzione nel municipio della città e hanno bruciato una bandiera americana. L’assalto al municipio è stato solo l’ultimo episodio di una giornata in cui manifestanti e polizia si sono confrontati più volte.

Alle tre del pomeriggio di ieri (mezzanotte in Italia) circa 250 persone sono scese in strada e hanno cominciato a marciare verso l’Henry J. Kaiser Convention Center, un centro per conferenze in disuso, per occuparlo e stabilirvi un presidio fisso. Il primo scontro con gli agenti che sono intervenuti per scongiurare l’occupazione è avvenuto intorno a quest’area, dove i manifestanti hanno a tirare alla polizia pietre, oggetti vari e stando alla ricostruzione della polizia di Oakland, anche I.E.D., ossia ordigni esplosivi improvvisati. I poliziotti hanno risposto con i gas lacrimogeni.

Con il passare delle ore, il numero dei manifestanti sarebbe cresciuto fino a 2mila persone circa, che hanno circondato una sede della Young Men’s Christian Association, una organizzazione cristiana ecumenica, prima di riscontrarsi con la polizia. Qui sarebbero state arrestate decine di persone. Un centinaio di manifestanti, poi, ha fatto irruzione nel municipio di Oakland, nonostante gli agenti a sua difesa.

 

Sono mesi che Occupy Oakland vuole occupare un nuovo spazio per farne un presidio fisso del movimento. Lo scorso ottobre, infatti, i manifestanti erano stati evacuati da Frank H. Ogawa Plaza su ordine del sindaco Jean Quan, che nella vicenda ha avuto un atteggiamento piuttosto ambiguo. Inizialmente si era schierato a favore di Occupy Oakland, poi ha ritirato il suo appoggio, infine ha concesso nuovamente l’uso della piazza dopo il ferimento di un veterano di guerra (rappresentante di Occupy) durante alcuni scontri con la polizia. Dopo due settimane ha revocato ancora una volta il permesso.

Sempre ieri, intanto, c’è stato un piccolo numero di arresti anche a New York, dopo che decine di manifestanti del movimento Occupy si sono scontrati con alcuni agenti mentre tenevano una festa e occupavano un edificio nella zona di Brooklyn.

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foto: AP/Beck Diefenbach