La disoccupazione in Spagna sale ancora
Le cifre ufficiali diffuse oggi sono impressionanti: il tasso più alto nel mondo industrializzato, il 51,4 per cento nei giovani tra 16 e 24 anni
L’Istituto Nazionale di Statistica spagnolo ha pubblicato oggi i dati della disoccupazione nel paese nel periodo ottobre-dicembre 2011: il tasso di disoccupazione è del 22,85 per cento, il più alto nel mondo industrializzato e il più alto in Spagna dall’inizio del 1995. I dati sono contenuti nella Encuesta de Población Activa (“indagine sulla popolazione attiva”, EPA) che l’istituto di statistica spagnolo pubblica ogni tre mesi dal 1964.
Il numero dei disoccupati ha superato la soglia dei cinque milioni, raggiungendo il numero di 5,27 milioni (su una popolazione totale stimata in circa 46 milioni di persone) con un aumento di quasi 300.000 unità nell’ultimo trimestre del 2011. A fine settembre del 2011, la stima della disoccupazione era del 21,52 per cento. I dati ufficiali sono particolarmente gravi per quanto riguarda la disoccupazione giovanile, uno dei principali problemi sociali che affronta la Spagna dall’inizio della crisi: i dati pubblicati oggi dicono che nella fascia di età 16-24 anni il numero dei disoccupati è del 51,4 per cento, in deciso aumento rispetto alla fine di settembre (quando era al 45,8 per cento).
Le cifre erano attese (giovedì il ministro dell’Industria, Cristóbal Montoro, aveva detto di aspettarsi un numero di disoccupati vicino ai 5,4 milioni) e il nuovo governo del Partito Popolare, in carica da poco più di un mese, ha annunciato riforme del lavoro per cercare di fermare la disoccupazione. Ma le previsioni per il 2012 dicono che la Spagna dovrà affrontare la recessione, e i forti tagli alla spesa contenuti nella prima manovra finanziaria del governo di Mariano Rajoy avranno probabilmente un effetto ulteriormente negativo sull’occupazione, nel breve periodo.