Gli Intoccabili e il Vaticano
L'ultima puntata del programma di Gianluigi Nuzzi su La7 ha provocato molte polemiche e una risposta ufficiale della Città del Vaticano: ecco perché
Gianluigi Nuzzi, 42 anni, è il conduttore della trasmissione televisiva Gli Intoccabili, iniziata su La7 alla fine del 2011. Una delle prime puntate aveva sollevato molte polemiche perché mostrava, con una telecamera nascosta indossata da un deputato, i discorsi opportunistici e cinici di alcuni parlamentari. Con la trasmissione del 25 gennaio, Gli Intoccabili ha causato una reazione molto decisa da parte del Vaticano, con minacce di azioni legali e ampie discussioni sui giornali.
La puntata, intitolata “Congiura in Vaticano”, aveva come unico ospite in studio il direttore dell’Osservatore Romano (il quotidiano ufficiale di Città del Vaticano), Giovanni Maria Vian, e presentava “quattro diverse storie ricostruite attraverso documenti riservati” che ruotavano intorno all’idea che l’opera riformatrice della Chiesa da parte del papa Benedetto XVI incontrasse decise resistenze e provocasse lotte di potere. La prima storia, quella che ha causato le maggiori polemiche, parlava del caso del segretario generale del governatorato monsignor Viganò, citando sue lettere al Papa e al cardinale Bertone apparentemente riservate. Viganò, secondo la ricostruzione del programma, sarebbe stato rimosso dall’incarico a ottobre del 2011 (e inviato come nunzio apostolico, “ambasciatore” del Vaticano a Washington) dopo aver scoperto, nel suo importante ruolo amministrativo (il segretario del governatorato si occupa di tutte le forniture e gli acquisti della Città del Vaticano) un’ampia rete di sprechi e corruzione, e nonostante avesse parzialmente risanato e ridotto il bilancio. La puntata integrale è visibile qui.
Il giorno successivo alla puntata, giovedì 26 gennaio, il direttore della sala stampa vaticana, padre Federico Lombardi, ha inviato alla trasmissione una lunga nota in cui si lamenta della “discutibilità del metodo e degli espedienti giornalistici con cui è stata realizzata” la puntata, e della “diffusione di documenti riservati”. Aggiunge poi che le autorità vaticane potrebbero “perseguire tutte le vie opportune, se necessario legali”, contro la trasmissione, e conclude che la ricostruzione dei fatti e dei processi decisionali del Vaticano è stata “parziale e banale”. Non è la prima volta che Nuzzi si occupa, come giornalista, del Vaticano: nel 2009 aveva pubblicato per la casa editrice Chiarelettere un libro che aveva avuto molto successo, Vaticano S.p.A..