Costa Concordia, riprendono le ricerche
Il mare è diventato meno mosso, consentendo ai sommozzatori di tornare al lavoro, intanto l'inchiesta dei magistrati prosegue (liveblog)
22.30 – È stato affittato un teatro, il Moderno di Grosseto, per contenere le 4.228 persone, o loro rappresentanti, che erano a bordo della Costa Concordia il 13 gennaio. Nel teatro, si svolgerà il 3 marzo prossimo l’incidente probatorio chiesto dalla procura di Grosseto sulla scatola nera della nave. Sono state convocate anche la Compagnia Costa e il Codacons. Come indagati saranno invece presenti il vicecomandante Ciro Ambrosio e il comandante Francesco Schettino.
20.09 – Sono stati identificati questa sera i corpi di tre dei sei cadaveri che erano ancora senza nome dopo essere stati recuperati dalla Costa Concordia. Si tratta, secondo quanto comunica la prefettura, di Egon Hoer, Josef Werp e Horst Galle. I nomi erano nella lista dei dispersi pubblicata dalla stessa prefettura di Grosseto.
17.49 – La galleria fotografica con le nuove foto dal Giglio della Costa Concordia è online, qui sul Post. (Le foto messe insieme in questi giorni le trovate invece qui.)
16.47 – Domani il ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, si incontrerà con un gruppo di armatori italiani ed europei. Durante l’incontro si parlerà anche della sicurezza delle rotte, anche alla luce di quanto accaduto con il naufragio della Costa Concordia.
15.41 – Sempre nel corso della conferenza stampa, Gabrielli ha spiegato che si sono fatti dei progressi nell’identificazione dei sei corpi ancora non riconosciuti e recuperati dal relitto.
15.38 – Costa Crociere ha ricevuto formale diffida per la gestione dei rifiuti che fuoriescono dalla Costa Concordia. La società, ha spiegato Gabrielli, ha presentato alcune difficoltà nel creare in tempi rapidi un piano per la gestione di rifiuti e detriti. L’azienda è al lavoro, ma serviranno ancora dei tempi tecnici per mettere insieme un progetto fattibile.
15.27 – Nel corso della conferenza stampa di oggi sull’emergenza al Giglio, il capo della Protezione Civile, Franco Gabrielli, ha ammesso che ormai trovare qualche disperso vivo sulla Costa Concordia sarebbe come un miracolo.
15.07 – L’amministratore delegato e presidente di Costa Crociere, Pierluigi Foschi, oggi è stato sentito dalla commissione Lavori pubblici del Senato sul naufragio della Costa Concordia. Foschi ha definito quanto avvenuto al Giglio “un incidente tragico che non doveva avvenire e poteva non avvenire”.
12.48 – Bruno Leporatti, l’avvocato difensore del comandante della Costa Concordia, Francesco Schettino, ha presentato questa mattina presso la cancelleria del Tribunale del riesame di Firenze il ricorso contro gli arresti domiciliari nei confronti del suo assistito. Leporatti chiede l’annullamento o la revoca dei domiciliari, decisa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Grosseto.
12.18 – L’incidente probatorio è stato fissato per il prossimo 3 marzo. La convocazione interessa il comandante della Costa Concordia, Francesco Schettino, il suo vice Ciro Ambrosio come indagati. Le parti offese sono le 4.228 persone che si trovavano a bordo della nave, la Costa Crociere e il Codacons. L’incidente probatorio serve per assumere anticipatamente dei mezzi di prova prima dell’avvio del dibattimento.
11.30 – Come negli ultimi giorni, anche oggi le ricerche sul relitto della Costa Concordia si stanno concentrando sui ponti 3 e 4 della nave. Secondo i responsabili delle ricerche ci sono buone probabilità che lì si trovino alcuni dei dispersi, forse in prossimità di uno dei punti di raccolta per le emergenze.
10.43 – Il portavoce della Smit Salvage, la società incaricata di svuotare i serbatoi della Costa Concordia dalle 2.400 tonnellate di carburante, conferma che le operazioni di svuotamento dovrebbero iniziare sabato prossimo. Da ieri sono iniziati i lavori preliminari di ispezione intorno al relitto. Servono per capire da dove cominciare e come procedere per avere buoni margini di sicurezza, ed evitare la dispersione di inquinanti in mare.
09.37 – Le condizioni meteo e del mare sono migliorate, consentendo ai sommozzatori di riprendere le operazioni intorno al relitto della Costa Concordia. I palombari hanno fatto esplodere alcune nuove microcariche per allargare uno dei varchi creati in prossimità del ponte 3 della nave, consentendo un più agile passaggio dei sommozzatori. Sono state rimosse anche lamiere e detriti pericolanti.
08.50 – Il relitto della Costa Concordia nel tratto di mare davanti all’isola del Giglio pochi minuti fa. (Immagine tratta dalla webcam di GiglioNews.)
08.41 – Il Corriere della Sera oggi riporta un altro stralcio della conversazione del comandante della Costa Concordia, Francesco Schettino, intercettata mentre era in stato di fermo il giorno dopo il disastro. Il comandante spiega a un amico la dinamica dell’incidente, confermando il passaggio ravvicinato della nave da crociere all’Isola del Giglio.
Raccontando la dinamica dell’incidente, in un’altra intercettazione avvenuta mentre era in procura Schettino prosegue: «Eravamo passati a 0,28 (0,28 miglia: circa 520 metri, ndr) e lo scoglio l’abbiamo preso lateralmente. Tutti i venerdì passavamo a cena, adesso perché hanno rotto il c…, salutiamo a Palombo, salutiamo o vento, ed ecco qua adesso, ho pagato tutto quello che si sa».
«Quello che abbiamo preso non era uno scoglio elevato, che si vedeva ad occhio nudo. È qualcosa di sommerso che non si vedeva, non c’era niente sotto non si vedeva niente». Lo dice il primo ufficiale di plancia della Concordia, Ambrosio, in una delle intercettazioni ambientali con a Schettino, nella caserma dei carabinieri di Orbetello. «È quello che dico io», risponde il comandante Schettino. «Per andare bene così… ma non ci stava ‘sto scoglio». Ancora Ambrosio: «Non c’era nulla da scansare in quel caso se no si vedeva lo scoglio… è la poppa che ha preso qualcosa di sommerso» e «non c’è niente segnato lì su quel coso, ma è la realtà».
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Dopo aver avviato regolarmente le operazioni di recupero anche questa mattina sul relitto della Costa Concordia nel tratto di mare davanti all’isola del Giglio, i sommozzatori della Marina Militare sono dovuti rientrare alla base a causa del brutto tempo. Nella zona ci sono intense raffiche di vento e il mare è particolarmente mosso, condizioni che non consentono di operare con la necessaria sicurezza intorno e dentro la nave della Costa Crociere. Non è ancora chiaro quando potranno tornare in mare e si attendono decisioni in merito da parte dei responsabili delle operazioni.
L’inchiesta per il naufragio al Giglio intanto prosegue. Nella giornata di ieri, 24 gennaio, agenzie di stampa e giornali hanno diffuso alcune intercettazioni ambientali realizzate mentre Francesco Schettino, il comandante della Costa Concordia, si trovava in stato di fermo il giorno dopo il disastro. A un amico al telefono, Schettino aveva confidato: “Quando ho capito che la nave si stava inclinando ho preso e sono sceso”. Il comandante aveva poi aggiunto di avere la coscienza a posto per quanto riguardava i soccorsi, dicendo di aver aiutato decine di passeggeri a evacuare la Costa Concordia. I magistrati stanno ricostruendo che cosa accadde nelle ore prima del naufragio e durante le fasi concitate dell’abbandono nave e, già da qualche giorno, si ipotizza che presto alcuni responsabili di Costa Crociere possano essere chiamati in causa.