La fine del curriculum?
Sempre più aziende utilizzano metodi alternativi, più mirati ed efficaci, per decidere chi assumere: dai questionari ai quiz alla valutazione della presenza online
Negli annunci di lavoro, uno degli elementi essenziali richiesti ai candidati di solito è il curriculum vitae, dove si elencano diligentemente le esperienze lavorative e i titoli di studio. Il Wall Street Journal raccoglie oggi qualche esempio di aziende statunitensi che hanno deciso di fare a meno dei curricula per scegliere tra gli aspiranti a qualche posizione di lavoro, per inventare nuovi meccanismi di selezione più mirati, efficaci e personalizzati.
Il loro numero sta aumentando: la stessa Google, che ha assunto 7.000 persone nel 2011 anche attraverso la valutazione del loro curriculum, ha dato grande importanza ai risultati ottenuti in impegnativi e originali colloqui. Il responsabile del personale dell’azienda, Todd Carlisle, ha detto al Wall Street Journal che centinaia di persone lavorano alla selezione dei curricula personali, ma che lui preferisce leggerli partendo dal fondo, la sezione in cui di solito si inseriscono gli interessi personali e le attività che non sono strettamente collegate al lavoro per cui si fa domanda. Spesso, dice Carlisle, i lavoretti estivi, le attività di volontariato o gli hobby dicono di più dell’elenco dei titoli di studio.
(Come farsi assumere da Google)
Tra le aziende che hanno provato nuove soluzioni c’è la Union Square Ventures, una società di investimenti con sede a New York che ha finanziato tra le altre cose Twitter, Foursquare e Zynga (la società di sviluppo software di FarmVille). Per cercare un analista finanziario ha chiesto agli aspiranti di mandare link per illustrare la loro “presenza sul web”: blog, account su Twitter o LinkedIn, oltre a un breve video in cui dovevano spiegare il loro interesse per il lavoro richiesto.
Un altro strumento utilizzato per procedure di assunzione meno tradizionali è il questionario online. Il Wall Street Journal fa l’esempio di un’offerta di lavoro per un esperto di Adobe Illustrator, che oltre a domande sulla conoscenza del programma chiede cose come “Qual è il tuo lavoro ideale?” e “Qual è il miglior lavoro che hai mai avuto?” Allegare un curriculum è facoltativo.
La società IGN Entertainment del gruppo News Corporation (di proprietà di Rupert Murdoch) ha lanciato un programma di nome Code Foo, in cui insegnava elementi di programmazione a un gruppo di videogiocatori, offrendo anche un piccolo compenso per chi accettava, e monitorava poi i progressi dei partecipanti con sfide pubblicizzate sul proprio sito internet (un esempio: fornire una stima di quante monetine da un centesimo, messe una in fila all’altra, coprono la lunghezza del Golden Gate Bridge di San Francisco). Alla fine del programma Code Foo, sei dei circa 100 partecipanti sono stati assunti a tempo pieno, e uno dei dirigenti dell’IGN ha detto che se avessero inviato il loro curriculum non sarebbero mai stati presi in considerazione, dato che alcuni non avevano molte esperienze lavorative o non avevano finito il college.
foto: Chris Hondros/Getty Images