L’invenzione dell’inchino
La prima volta di una nave della stazza della Concordia a un passo dagli scogli dell'isola del Giglio raccontata da Marco Imarisio sul Corriere della Sera (era il 1993)
Sul Corriere della Sera di oggi, Marco Imarisio ricostruisce le circostanze dell’invenzione dell’inchino al largo dell’isola del Giglio. Tutto è nato con il comandante Mario Terenzio Palombo, un uomo di «pochi sorrisi e un contegno altero». Era il primo ottobre 1993: la prima volta di una nave di questa stazza a un passo dagli scogli. Da quel momento è nata una tradizione che si è ripetuta anche su esplicita richiesta dei vertici di Costa Crociere, scrive Imarisio:
Soltanto a stare sprofondati nel divano del salotto si capisce la rabbia e la pena che prova quest’uomo. La sua casa nel centro di Grosseto è quasi un museo a se stesso, alla propria storia. Alle pareti, sulle mensole, ovunque, ci sono foto e ricordi di una vita passata in mare e al centro di tutto c’è sempre lui, il comandante Mario Terenzio Palombo, pochi sorrisi e un contegno altero. «Verso le 22.00 ebbi anche l’opportunità di passare davanti al porto del Giglio, rallentare sensibilmente la velocità, transitare molto rasente alla costa e salutare la mia isola. Era la prima volta che una nave così grande, l’ammiraglia della “Costa” e della flotta italiana, passava così vicino e salutava la popolazione accorsa sul molo. Una grande emozione».
L’inchino nasce quella sera, primo ottobre 1993. Andiamo avanti a leggere, ma il comandante agita una mano con un gesto stanco. «La prego, basta ». Dev’essere terribile, davvero. Vedere le proprie memorie che diventano quasi un corpo del reato destinato a entrare negli atti della Procura. «La mia vita da uomo di mare» è il titolo. «Da Camogli all’Isola del Giglio, dalle navi da carico ai prestigiosi comandi di navi passeggeri ». Pallore quasi diafano, espressione affranta. Ma la voce è quella di un professore costretto a spiegare la lezione ad allievi impreparati. «Lei è di Milano? Troppo lontano dal mare, cosa volete saperne, voi. Imparate a usare le parole corrette: l’inchino non esiste, esistono i passaggi ravvicinati. Sono sempre un momento di festa per Costa Crociere, che può averne notevoli ritorni economici. Quel passo che lei cita riguarda l’inaugurazione della Victoria, avevo a bordo i vertici della compagnia».
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