Le liberalizzazioni in 12 punti

Che cosa c'è nel decreto varato ieri dal governo, dalle banche alle assicurazioni, dall'energia alle imprese, dalle professioni ai trasporti

Foto Mauro Scrobogna /LaPresse
20-01-2012 Roma
Politica
La7 - trasmissione ottoemezzo
Nella foto: Mario Monti
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In the picture: Mario Monti
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Il Consiglio dei ministri ha varato ieri un decreto legge contenente misure liberalizzatrici del mercato. Monti ha presentato il decreto spiegando che l’applicazione di queste misure può aumentare del 10 per cento la produttività del paese e il Prodotto Interno Lordo. Il decreto [pdf] è stato varato dopo giorni di consultazioni con i partiti che sostengono il governo, e quindi in teoria non dovrebbe essere stravolto in Parlamento: comunque dovrà essere approvato dalle camere entro sessanta giorni, e soltanto allora sapremo quali di queste misure entreranno definitivamente a far parte dell’ordinamento italiano. In ogni caso Monti ha annunciato un nuovo prossimo intervento liberalizzatore, concentrato sulla semplificazione delle procedure burocratiche, che dovrebbe arrivare già la prossima settimana.

Banche
Le banche dovranno dare ai clienti la possibilità di aprire un “conto corrente di base”, che permetta un numero minimo di servizi e operazioni, compresa la possibilità di avere bancomat e carte ricaribili, a zero spese: i dettagli su questi conti dovranno essere stabiliti entro tre mesi da Associazione bancaria italiana (Abi), Poste, Consorzio bancomat e altre associazioni, altrimenti interverranno direttamente il ministero dell’Economia e la Banca d’Italia. Le banche che condizionano l’erogazione di un mutuo alla sottoscrizione di un’assicurazione sulla vita dovranno sottoporre al cliente i preventivi di polizza di almeno due diversi gruppi assicurativi. Dovranno essere ridotte le commissioni interbancarie a carico degli esercenti per i pagamenti effettuati con carta di credito: se i soggetti del mercato non lo faranno entro giugno, interverranno direttamente i ministeri dell’Economia e dello Sviluppo.

Assicurazioni
Gli intermediari assicurativi dovranno fornire almeno tre preventivi di tre differenti polizze Rc Auto di tre assicurazioni concorrenti, quindi non appartenenti allo stesso gruppo. Entro sei mesi avrà inizio la progressiva sparizione dei contrassegni cartacei, che possono essere contraffatti: saranno sostituiti con sistemi elettronici o telematici. In questo modo la vigilanza sul corretto pagamento delle polizze potrà avvenire anche in modo “fotografico”, per esempio ai caselli autostradali. Gli automobilisti che accetteranno di installare sulla propria auto a spese delle compagnia assicurativa una “scatola nera”, cioè un dispositivo che registri l’attività del veicolo, otterranno sconti sulle tariffe. Se, nonostante l’agenzia assicurativa offra la riparazione nelle proprie officine, l’assicurato vuole comunque essere risarcito in contanti, la somma potrebbe essere ridotta fino al 30 per cento. Approvate poi una serie di misure contro le frodi negli accertamenti e nelle liquidazioni dei danni. I medici che dovessero attestare una falsa condizione di invalidità dopo un incidente stradale per gonfiare i risarcimenti rischiano radiazione dell’albo e reclusione in carcere (la stessa cosa vale per i periti assicurativi che accertino danni inesistenti).

Benzina
I gestori degli impianti potranno rifornirsi da qualsiasi produttore per la parte eccedente il 50 per cento della fornitura e comunque per la parte eccedente il 50 per cento di quanto erogato l’anno precedente, allo scopo di dare loro la possibilità di abbassare il costo del carburante. Dal 30 giugno i contratti che prevedono forme di esclusiva nell’approvvigionamento dei carburanti cessano di avere effetto. Sempre allo scopo di contenere costi e prezzi, i gestori potranno aggregarsi tra loro anche in deroga alle clausole negoziali che dovessero vietarlo, così da permettere loro di comprare e pagare all’ingrosso il carburante. I gestori degli impianti, da soli o in società, potranno anche riscattare gli impianti dalle compagnie. Aboliti tutti i limiti per i distributori self service fuori dai centri abitati. Gli impianti potranno vendere anche alimenti, bevande e giornali e “ogni bene e servizio” senza che questo sia subordinato alla grandezza dell’impianto (salvo i tabacchi, per cui servirà una superficie minima di 1.500 metri quadrati). I cartelli che indicano i prezzi saranno modificati in modo più trasparente.

Farmacie
Un concorso straordinario permetterà l’apertura di 5.000 nuove farmacie, il 22 per cento il più rispetto alle attuali 22.000. Le regioni dovranno organizzare i concorsi entro quattro mesi, altrimenti ci penserà un commissario governativo. I giovani farmacisti che vorranno parteciparvi potranno associarsi tra loro. Le farmacie con maggior fatturato dovranno avere un numero minimo di farmacisti. Le farmacie potranno allargare a loro piacimento l’orario di apertura, praticare sconti sui farmaci e altri prodotti. Prescrivendo un farmaco, i medici dovranno sempre aggiungere la formula “o farmaco equivalente se di minor prezzo”, per far risparmiare sia i cittadini che lo Stato (l’Agenzia Italiana del Farmaco stima che gli italiani ogni anno spendano 800 milioni di euro per la differenza tra il prodotto di marca e il farmaco generico). Nel decreto non c’è la possibilità per le parafarmacie di vendere farmaci di fascia C, di cui si era parlato molto già ai tempi della manovra.

Trasporti
La competenza sulla partita delle licenze dei taxi viene assegnata all’Autorità per energia elettrica e gas, in attesa che nasca a giugno la nuova Autorità per i trasporti. I sindaci saranno consultati ma non avranno più potere assoluto. Se si deciderà per aumentare le licenze, chi oggi ne possiede una riceverà una “tangibile compensazione”. In accordo coi sindaci, i tassisti potranno lavorare al di fuori del loro comune. Saranno assegnate licenze part-time per far stare i mezzi fermi il meno possibile. Ferme restando le tariffe massime, dal tetto in giù i tassisti avranno maggiore libertà nel modulare le tariffe. L’Autorità per i trasporti deciderà anche sull’eventuale separazione della rete ferroviaria della holding delle Ferrovie dello Stato, metterà un tetto ai pedaggi per le nuove concessioni autostradali e alle tariffe aeroportuali. Le compagnie ferroviarie non saranno più obbligate ad aderire allo stesso contratto nazionale dei ferrovieri delle FS.

Professioni
Il sistema delle tariffe è abolito per far spazio a un sistema di preventivi. Rivolgendosi a un professionista (professioni sanitarie escluse) i cittadini potranno chiedere un preventivo non impegnativo sulla base dei servizi di cui hanno bisogno. ll preventivo, in forma scritta, dovrà contenere anche il numero di polizza assicurativa per la responsabilità civile del professionista, obbligatoria dall’anno scorso. Il tirocinio dei professionisti non potrà durare per più di 18 mesi (escluse le professioni sanitarie). Nei primi sei mesi il tirocinio potrà essere svolto “in concomitanza col corso di studio per il conseguimento della laurea di primo livello o della laurea magistrale o specialistica”. I liberi professionisti potranno “partecipare al patrimonio dei Confidi”, consorzi di garanzia collettiva dei fidi per le piccole e medie imprese che sono stati molto importanti durante la crisi. Il numero dei notai salirà entro il 2014 dagli attuali 6.000 a 7.500, e ogni tre anni sarà rivisto il rapporto tra numero di abitanti in una certa area e numero di notai, così che sia sempre bilanciato.

Gas
Arriva finalmente la separazione della rete del gas SNAM da ENI, gestore del servizio: la posizione della SNAM è al centro di polemiche da anni visto che ha la proprietà dei grandi gasdotti ed è detenuta al 52 per cento da ENI, accusata di avere approfittato della sua posizione per ostacolare investimenti e concorrenza (e quindi facendo costare di più il gas). La separazione tra SNAM ed ENI dovrà essere definita entro sei mesi con un apposito decreto della presidenza del Consiglio e aprirà a tutti gli effetti il mercato del gas alla concorrenza. L’Autorità dell’energia aggiornerà progressivamente i prezzi di riferimento del gas ai prezzi di mercato. Il governo stima che la famiglia media italiana potrà risparmiare fino a 400 euro all’anno.

Energia elettrica
I consumi verranno calcolati con un nuovo metodo, agganciato ai contratti spot e non ai contratti di lungo termine. L’Autorità per l’energia ha il compito di predisporre “la revisione complessiva della disciplina di riferimento del mercato elettrico”. Le aree territoriali con la maggiore concentrazione di impianti eolici o fotovoltaici avranno una riduzione dei costi degli oneri di sistema.

Imprese
L’articolo 1 del decreto abroga tutte le norme che pongono “divieti, restrizioni, oneri” che non siano “giustificati alla stregua di un interesse pubblico generale costituzionalmente rilevante e compatibile con l’ordinamento comunitario”, in particolari quelli che “condizionano, impediscono, ritardano l’avvio di nuove attività o l’ingresso di nuovi operatori economici”. Regioni, province e comuni hanno tempo fino alla fine dell’anno per adeguare globalmente i propri quadri normativi. Viene creato il Tribunale delle imprese, che il Corriere della Sera oggi definisce “un’importantissima novità in materia di giustizia che inciderà in presa diretta sull’economia”. Le sezioni specializzate già esistenti saranno competenti anche per concorrenza sleale, diritto d’autore, class action, cause tra soci, allo scopo di velocizzare l’accesso delle aziende alla giustizia. Al tribunale potranno rivolgersi anche le società per azioni. Viene quadruplicato il contributo necessario per iniziare una causa, allo scopo di scoraggiare le cause temerarie o dilatorie. Una quota di questo contributo premierà gli uffici giudiziari che smaltiranno rapidamente i carichi arretrati. Semplificate le procedure delle class action. I giovani con meno di 35 anni potranno costituire una SRL con un solo euro, e senza intervento del notaio.

Commercio
Niente liberalizzazione degli sconti, come avevamo spiegato qui, rimangono una semplificazione e parziale liberalizzazione delle cosiddette vendite abbinate promozionali di prodotti di diverse tipologie, purché si forniscano ai consumatori “informazioni anche relativamente al peso ed al prezzo unitario dei singoli prodotti”, e la possibilità per gli edicolanti di praticare sconti e rifiutare le forniture di gadget proposte da editori e distributori. Viene parzialmente liberalizzato il settore dei diritti d’autore “connessi”, cioè quelli riconosciuti non all’autore di un’opera – quelli restano alla SIAE – ma ad altri soggetti collegati o affini. Le clausole vessatorie nei contratti tra professionisti e consumatori verranno pubblicate su Internet.

Infrastrutture
Le società private costituite per costruire o gestire una sola infrastruttura di pubblica utilità potranno “emettere obbligazioni purché destinate alla sottoscrizione da parte di investitori qualificati”. Si potrà ricorrere ai capitali privati anche per la costruzione di nuove carceri, dice il decreto, alla luce della “grave situazione di affollamento delle carceri”. Anche gli enti locali potranno emettere queste obbligazioni di scopo.

Servizi pubblici
Sono introdotti nuovi forti limiti per le assegnazioni dirette dei servizi pubblici, senza gara d’appalto. Viene incentivata la fusione tra aziende erogatrici di servizi pubblici nella stessa area territoriale, allo scopo di renderle più solide e competitive. L’indebitamento delle aziende speciali rientrerà nel patto di stabilità dei comuni, così da scoraggiare la creazione di aziende esterne solo formalmente allo scopo di “imbrogliare” i termini del patto di stabilità.

foto: Mauro Scrobogna /LaPresse