Le 200 città più dinamiche del mondo
E quelle meno: una ricerca studia i risultati economici delle aree metropolitane (comprese sette italiane)
Una ricerca pubblicata mercoledì 18 gennaio dalla Brookings Institution, una delle società non profit di analisi sociale ed economica più antica del mondo, ha elencato le 200 aree urbane economicamente più importanti del pianeta e le ha classificate in base ai risultati economici ottenuti nel 2010 – 2011, tenendo conto dell’aumento del reddito e dell’occupazione. Nella classifica ci sono sette città italiane: Bologna, Firenze, Milano, Napoli, Roma, Torino e l’area Venezia-Padova.
Dal punto di vista economico, le città hanno un ruolo di motore essenziale per l’economia mondiale: le 200 aree metropolitane più importanti del mondo ospitano solo il 14 per cento della popolazione, ma producono quasi la metà dell’economia mondiale. La classifica della Brookings Institution rispecchia la situazione dell’economia mondiale: la crisi che colpisce in particolare l’Europa occidentale, gli Stati Uniti e il Giappone, dove si trovano il 95 per cento delle città con i risultati economici peggiori, e la grande crescita delle cosiddette aree “in via di sviluppo”, a cui appartengono il 90 per cento delle città con una crescita maggiore.
Ma come nota l’Atlantic analizzando i dati della Brookings Institution, gli ottimi risultati economici delle città delle aree in via di sviluppo sono aiutati anche dal fatto che queste partono spesso da livelli economici molto inferiori: un risultato come quello di Hangzhou, in Cina, che ha raddoppiato il suo prodotto interno lordo in otto anni, è possibile soprattutto perché il dato di partenza è relativamente basso. Izmir (Smirne), Turchia, e Santiago, capitale del Cile, sono ai primi posti della classifica per i risultati nel 2010 – 2011 ma rimangono tra le più povere dell’intera ricerca.