L’Epifania degli ortodossi
Le foto delle celebrazioni e delle gare per recuperare le croci immerse nelle acque benedette (e gelate)
Oggi, 19 gennaio, la Chiesa ortodossa celebra l’Epifania, che cade tredici giorni dopo rispetto a quella cattolica. Durante la vigilia della festa i fedeli sono tenuti a digiunare fino a sera. Sempre la sera il sacerdote benedice le acque, una cerimonia che viene ripetuta al mattino successivo. La benedizione avviene solitamente all’aperto e vicino a un corso d’acqua, che si tratti di un fiume, un lago, o il mare. La croce viene portata in processione vicino alla riva, dove si svolge la messa, si cantano inni e si leggono le Scritture. Dopo la benedizione il sacerdote lancia una croce in acqua e i fedeli che lo desiderano si tuffano per recuperarla. Chi la riporta al sacerdote ottiene una benedizione speciale per sé e per i suoi cari. Nei luoghi dove le temperature sono molte rigide e i corsi d’acqua sono ghiacciati, il sacerdote immerge la croce trattenendola per una fune lunga tre metri. I fedeli non solo si immergono nell’acqua benedetta, la raccolgono per portarla a casa e spesso la bevono.