Arrivano le liberalizzazioni
Che cosa c'è (e cosa non c'è) nella bozza del decreto che sarà varato domani: assicurazioni, farmacie, banche, energia e molti taxi
Sia il Corriere della Sera che Repubblica dedicano oggi pagine molto approfondite ai contenuti della bozza del governo sulle liberalizzazioni. Il Corriere della Sera ne pubblica anche il testo integrale [pdf], titolata “bozza incompleta”: i suoi contenuti non vanno intesi come definitivi, ma il testo è molto approfondito (ogni articolo contiene anche la relazione tecnica), il tempo stringe e le misure ricalcano quelle superficialmente descritte da Mario Monti negli ultimi giorni. Insomma, certe cose cambieranno ancora – il decreto legge dovrà poi essere convertito dal Parlamento, e di certo non mancheranno proteste e rivendicazioni di parte – ma intanto questa ci pare una sintesi affidabile di quello che il governo ha in mano in questo momento.
La bozza consta di 107 pagine e 44 articoli. Citando studi della Banca d’Italia e di Confindustria, la relazione tecnica del governo dice che le liberalizzazioni possono produrre un aumento stabile del PIL di circa l’1,4 per cento all’anno per vent’anni. Aumenterebbero posti di lavoro, consumo, investimenti, retribuzioni. Il Corriere della Sera scrive anche così, online: «Sono 107 pagine e 44 articoli complessivi che scateneranno proteste e rivolte di piazza».
Carburante
I gestori dei distributori potranno rifornirsi da qualsiasi produttore, le clausole di esclusiva non potranno valere oltre il 50 per cento della fornitura. Aboliti i limiti per i distributori self service fuori dai centri abitati. I prezzi del gas saranno decisi ogni tre mesi dall’Autorità per l’energia. I distributori dovranno segnalare in modo più chiaro i prezzi del carburante. I titolari degli impianti e i gestori potranno riscattare gli impianti stessi.
Gas
Arriva finalmente la separazione della rete del gas SNAM, da ENI, gestore del servizio: questa dovrà però essere regolata con un decreto specifico e separato, da emanare entro sei mesi. La posizione della SNAM è al centro di polemiche da anni: ha la proprietà dei grandi gasdotti ed è detenuta al 52 per cento da ENI, accusata di avere approfittato della sua posizione per ostacolare investimenti e concorrenza (e quindi facendo costare di più il gas).
Professioni
Abrogate tariffe minime e massime. Obbligatorio il preventivo per i clienti. Nuovi concorsi per notai, ne sono previsti 1500 in più da qui al 2014.
Servizi pubblici
Gli enti pubblici potranno affidare i servizi senza gara d’appalto – il cosiddetto affidamento “in house” – solo per contratti inferiori a 200mila euro (oggi sono 900mila), e dietro parere dell’Antitrust. “La gestione in house” si legge, è consentita per un periodo massimo di cinque anni a decorrere dal 31 dicembre 2012 nel caso di azienda risultante dalla fusione, entro la medesima data, di preesistenti gestioni dirette”. Le gestioni dove il socio pubblico ha quote inferiori al 40 per cento nel 2013 e al 30 per cento nel 2015 saranno concluse.
Farmacia
I medici di famiglia saranno obbligati a prescrivere i farmaci generici equivalenti nelle ricette. Le parafarmacie potranno vendere in farmaci di fascia C nelle regioni in cui non sia stato assegnato entro il primo marzo 2013 almeno l’80 per cento delle nuove farmacie messe a concorso. Liberalizzati gli orari delle farmacie, che potranno praticare sconti “dandone adeguata comunicazione alla clientela” su tutti i farmaci. Incentivi all’apertura di nuove farmacie da parte dei giovani neolaureati.
Assicurazioni
Gli agenti intermediari dovranno fornire i prezzi e le condizioni contrattuali di almeno tre diverse compagnie assicurative. Chi acconsentirà a installare sulla propria auto una “scatola nera” che registri chilometri percorsi e attività del veicolo, a spese della compagnia assicurativa, usufruirà di uno sconto. La legge prevede il varo di una serie di norme contro le truffe, che rendono più scrupolosi gli accertamenti e le liquidazioni dei danni, e inaspriscono le pene su periti e medici che firmano certificati e perizie false.
Conti correnti
Le banche dovranno fornire tra i propri servizi un “conto corrente di base” con costi “tendenti a zero”, attraverso una convenzione tra ministero dell’Economia, Banca d’Italia, Associazione bancaria italiana, Poste e associazioni dei prestatori di servizi di pagamento. Se la convenzione non sarà firmata entro 90 giorni deciderà unilateralmente il ministro dell’Economia. Il conto dovrà fornire gratuitamente una serie di servizi minimi.
Taxi
Misure molto incisive sui taxi, ma da prendere con più molle delle altre, visto che sono ancora in corso colloqui e trattative tra governo e associazioni di categoria. La bozza di decreto, comunque, prevede: incremento del numero delle licenze accompagnato da compensazioni una tantum in favore di coloro che risultano già titolari di licenze, utilizzando gli introiti derivanti dalla messa all’asta di nuove licenze oppure attribuendole a chi già le detiene, con facoltà di vendita o affitto; rilascio di più licenze ad un medesimo soggetto, che potrà farsi sostituire alla guida da chi abbia i requisiti prescritti; rilascio di licenze part-time; maggiore flessibilità nella determinazione degli orari di lavoro, fermo restando l’obbligo di assicurare un servizio minimo per ciascuna ora del giorno; esercizio del servizio anche al di fuori dell’area per la quale è stata rilasciata la licenza; sviluppo di nuovi servizi integrativi come il taxi a uso collettivo; maggiore libertà nella fissazione delle tariffe e relativa pubblicizzazione in forma corretta e trasparente. Una rivoluzione.
Equitalia
Chi ha pendenze col fisco, visto il “momento in cui gli equilibri economici di una miriade di aziende e famiglie sono in gioco”, potrà usufruire di una rateazione a “rate inizialmente più basse per poi crescere progressivamente al compimento del primo anno, divenendo costanti al raggiungimento del terzo”. L’ipoteca della casa scatterà solo dopo due rate consecutive non pagate.
Due cose che non ci sono
Nel testo mancano due provvedimenti di cui si è parlato negli ultimi giorni. Uno di questi è stato solo dirottato a un altro testo, cioè l’asta per le frequenze televisive: il ministro Passera ha detto che l’assegnazione non potrà essere gratuita. Uno manca del tutto, quello sulla liberalizzazione degli sconti che, tra le altre cose, avrebbe avuto l’effetto di affondare la recente legge che limita gli sconti sui prezzi dei libri. In compenso è prevista una semplificazione e parziale liberalizzazione delle cosiddette vendite abbinate promozionali di prodotti di diverse tipologie, purché si forniscano ai consumatori “informazioni anche relativamente al peso ed al prezzo unitario dei singoli prodotti”.
foto: LaPresse