Perché oggi Wikipedia è oscurata
La versione in inglese non è accessibile per protestare contro le proposte di legge su Internet negli Stati Uniti: come aderire e come usarla lo stesso
Per l’intera giornata di oggi, mercoledì 18 gennaio, la versione in inglese di Wikipedia non sarà accessibile. Wikimedia Foundation, la fondazione che tra le altre cose si occupa della gestione della più grande enciclopedia online, ha deciso di oscurare le sue centinaia di migliaia di voci enciclopediche in segno di protesta contro il Congresso degli Stati Uniti. Negli ultimi mesi, Camera dei Rappresentanti e Senato hanno infatti discusso due proposte di legge, SOPA e PIPA, tese a ridurre la pirateria online, ma che di fatto limiterebbero sensibilmente la libera espressione del proprio pensiero su Internet.
Se si prova a raggiungere la homepage di Wikipedia in inglese o di qualsiasi voce, si viene automaticamente rimandati a una pagina con uno scarno, ma chiarissimo comunicato:
Immaginate un mondo senza libera conoscenza
Per oltre dieci anni, abbiamo trascorso milioni di ore per costruire la più grande enciclopedia nella storia dell’uomo. Ora, il Congresso degli Stati Uniti sta prendendo in considerazione una nuova legislazione che potrebbe danneggiare irrimediabilmente la libertà e l’apertura di Internet. Per le prossime 24 ore oscuriamo Wikipedia con l’obiettivo di far crescere la consapevolezza su questo problema.
La pagina termina con l’invito a far sentire la propria voce e la propria opinione tramite i principali social network, come Facebook, Twitter e Google. C’è anche un rimando alle voci enciclopediche sulla iniziativa di oggi, su SOPA e PIPA, le uniche consultabili liberamente online ed escluse dall’oscuramento. È la prima volta nella storia della versione inglese di Wikipedia che accade qualcosa di simile. L’idea di chiudere per un giorno uno dei siti web più visitati al mondo è venuta anche in seguito a quanto fece la versione italiana di Wikipedia nei primi giorni dello scorso ottobre, quando limitò la visualizzazione delle voci enciclopediche per protestare contro un comma della proposta di legge sulle intercettazioni del governo di allora, che avrebbe limitato notevolmente la libertà online.
L’oscuramento interessa solamente la versione classica di Wikipedia in inglese, mentre non riguarda l’edizione “leggera” creata per i telefoni cellulari e gli altri dispositivi mobili. Questo significa che usando l’indirizzo http://en.m.wikipedia.org è possibile accedere al sito e inserire le proprie chiavi di ricerca anche attraverso computer. Ogni link rinvia comunque alla versione completa di Wikipedia, quindi per visualizzare le voci enciclopediche bisogna intervenire sulla loro URL aggiungendo un “.m” dopo la parte del dominio che indica la lingua (“en.”), per esempio http://en.m.wikipedia.org/wiki/New_york.
Per colmare il vuoto di conoscenza di oggi, Washington Post, Guardian, NPR e alcune altre organizzazioni hanno avviato un progetto molto ambizioso (e difficile da gestire) su Twitter. L’invito per gli utenti è di usare lo hashtag #altwiki per chiedere informazioni per le quali si trova solitamente risposta su Wikipedia. L’idea è di coordinare le varie richieste e dar loro risposta, anche attraverso la partecipazione degli altri utenti.
Wikipedia oggi non è l’unico sito web a protestare contro SOPA e PIPA. La piattaforma per blog WordPress.com, una delle più usate al mondo, ha oscurato i propri contenuti inserendo nelle anteprime delle pagine dei blog un chiaro “Censored”. Per chi ha un sito su WordPress ospitato su un proprio dominio, c’è a disposizione un plugin per oscurare temporaneamente i contenuti del proprio sito. Mozilla, la fondazione che si occupa di sviluppare il browser Firefox, a partire dalle 14 di oggi mostrerà una pagina iniziale nera sul proprio browser, con un link verso una pagina contenente le informazioni sui pericoli posti da SOPA e PIPA.
Tenere traccia di tutte le iniziative previste per oggi non è semplice perché non c’è un effettivo coordinamento. Il sito web Sopa Strike sta raccogliendo le adesioni dei siti che per oggi hanno previsto iniziative di protesta e di oscuramento dei proprio contenuti. Nell’elenco ci sono anche: Reddit, sito per condividere contenuti e farli votare degli utenti; Flickr, famoso e apprezzato servizio per la condivisione delle proprie fotografie; Internet Archive, la memoria di Internet per navigare indietro nel tempo sui siti web; TwitPic, il servizio per aggiungere foto e condividerle tramite Twitter; Greenpeace International, il sito dell’organizzazione ambientalista e molti altri.
Anche Google ha deciso di partecipare alla giornata di protesta e sensibilizzazione, ma senza oscurare il proprio motore di ricerca, scelta poco pratica e che avrebbe complicato la vita a centinaia di milioni di persone in tutto il mondo. Sulla pagina principale della versione in inglese del motore di ricerca c’è una semplice frase con un link: “Dillo al Congresso: per favore, non censurate il Web!”. Il collegamento rimanda a una pagina dove viene brevemente spiegato, con l’aiuto di una infografica, che cosa potrebbero comportare SOPA e PIPA per la libertà di espressione online. La pagina contiene anche un modulo per sottoscrivere una petizione da inviare al Congresso per chiedere di fermare definitivamente le due leggi, sulle quali anche l’amministrazione Obama ha espresso pareri contrari.