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  • Mercoledì 18 gennaio 2012

Costa Concordia, le colpe e i dispersi

La nave è poco stabile e si è nuovamente mossa, rallentando le ricerche a bordo, il comandante Schettino è a casa, agli arresti domiciliari (liveblog)

19,40 – Repubblica ha messo online gli appunti a verbale della Capitaneria di Porto della notte del naufragio.

18.06 – Stando alle ultime stime i dispersi sono 26, compresi i corpi ritrovati sulla Costa Concordia ieri, ma ancora da identificare.

17.52 – Gertrud Goergens, la passeggera data per dispersa, era tranquilla a casa sua, dice il Corriere Fiorentino.

17.51 – Una delle passeggere tedesche contata tra i dispersi è viva, dice un flash di Adnkronos.

17.44 – Il sito del Fatto Quotidiano ha da poco pubblicato un video fornito dalla Guardia Costiera con alcune immagini subacquee del relitto della Costa Concordia.

17.40 – Il dibattito sulle comunicazioni urgenti del Governo alla Camera si è da poco concluso.

17.32 – Ieri sono state trovate cinque persone morte sulla Costa Concordia. Dopo una serie di accertamenti, oggi è stato possibile identificarne una: il violinista ungherese Sandor Feher.

17.19 – E poi c’è Daniela Santanché che critica Monti per non essere andato all’isola del Giglio, ve la riportiamo per completezza (eh): “Vedo che tutti dicono la loro sulla tragedia del Giglio, ma nessuno si è indignato per l’assenza dal luogo del disastro del nostro primo ministro. È una mancanza di sensibilità imperdonabile anche per un professore”.

16.58 – Seguono le dichiarazioni dei gruppi parlamentari, che potete seguire in diretta streaming qui.

16.53 – Ciaccia: non si può escludere che il meteo peggiori già nelle prossime ore nell’area dell’isola del Giglio.

16.52 – Ciaccia: undici morti accertati e 22 dispersi.

16.49 – Ciaccia: la Costa Concordia poggia su una specie di gradino ampio 20 metri oltre il quale c’è una sorta di scarpata profonda 50 metri.

16.47 – Ciaccia chiede un encomio solenne per Gregorio De Falco, che “si è particolarmente distinto per l’impegno profuso”. Chi è in aula applaude.

16.45 – Ciaccia: la Commissione Europea ha contattato il Comando generale delle Capitanerie di Porto per avere notizie e aggiornamenti sull’incidente. Nella storia della navigazione marittima, si tratta del sinistro che ha coinvolto il maggior numero di persone.

16.43 – Ciaccia: nella zona del Giglio ci sono tre navi per affrontare eventuali emergenze ambientali, possono anche aspirare le chiazze di carburante in acqua, ove necessario.

16.41 – Ciaccia: l’ordine di abbandono nave fu dato solo alle 22.58 di venerdì.

16.41 – Ora sta parlando il viceministro delle Infrastrutture e Trasporti Mario Ciaccia. Sta esponendo alla Camera la ricostruzione dei fatti nella notte tra venerdì e sabato scorsi.

16.40 – Potete seguire la diretta dalla Camera qui sul Post, in streaming.

16.36 – La consuetudine dei cosiddetti “inchini”, cioè dell’avvicinamento delle navi da crociera alle coste, non può essere più tollerata, ha concluso Clini.

16.33 – Clini: necessarie almeno due settimane per vuotare i serbatoi, il carburante a bassa temperatura è diventato più denso e andrà riscaldato prima di essere rimosso.

16.29 – Clini: le condizioni del meteo consentono di governare le operazioni a bordo della nave, senza compromettere la possibilità di vuotare i serbatoi. Un’evoluzione del meteo potrebbe però determinare lo spostamento e l’affondamento in profondità della nave.

16.23 – Clini inizia elencando le caratteristiche della nave, soffermandosi sulle 2.400 tonnellate di carburante e olio lubrificante contenuti nella nave.

16.17 – Alla Camera è iniziato l’informativa del governo con i ministri Corrado Passera (Sviluppo e Trasporti) e Corrado Clini (Ambiente).

16.13 – Ai passeggeri saliti a bordo della Costa Concordia a Civitavecchia nel tardo pomeriggio di venerdì scorso era stato consegnato un depliant, con informazioni sulla rotta della nave: “Ci troveremo ad attraversare il canale che separa l’Argentario dall’isola del Giglio, che sarà ben visibile a sinistra nave ad una distanza di 5 miglia”. Stando all’ordinanza del giudice per le indagini preliminari, la Costa Concordia fu condotta a poche centinaia di metri dalla costa.

16.03 – Il danno “molto molto contenuto” cui fa riferimento Clini è quello dei fondali contro i quali si è incagliato lo scafo della Costa Concordia. Tra poco, alla Camera dei Deputati, il ministro darà un’informativa.

15.51 – Il ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, ha definito “al limite” le operazioni di questi giorni per cercare i dispersi sul relitto della Costa Concordia. Terminata questa fase, ci si potrà concentrare maggiormente sulla messa in sicurezza della nave e sull’esclusione del rischio di perdite di carburante in mare. La presenza della Costa Concordia lì a pochi metri dalla costa, ha spiegato Clini, costituisce comunque già un contenuto danno ambientale.

15.49 – E qui trovate le nuove foto della galleria fotografica di oggi, appena aggiornata.

15.39Tutte le foto e le gallerie fotografiche messe insieme dal Post sul naufragio della Costa Concordia da sabato scorso a oggi, mercoledì 18 gennaio.

15.37 – Oltre a proseguire le ricerche dei dispersi, i sommozzatori avranno anche il compito di effettuare una perquisizione all’interno della cabina di Francesco Schettino, comandante della Costa Concordia. La cabina si trova nella parte sommersa della nave e le ricerche all’interno potrebbero rivelarsi molto difficoltose. L’obiettivo è raccogliere oggetti utili alle indagini, compreso il computer di Schettino e il contenuto della cassaforte della sua cabina.

15.17 – Un dettaglio dell’immagine del precedente aggiornamento, sempre di DigitalGlobe.

15.09 – La società DigitalGlobe si occupa di immagini satellitari e ha da poco pubblicato una immagine che ben documenta come sono le cose all’isola del Giglio. Nella foto si vede chiaramente la Costa Concordia a pochi metri dalla costa con i cordoni di sicurezza per evitare l’eventuale dispersione di carburante in acqua. (foto: DigitalGlobe)

14.48 – Le operazioni di ricerca sono ancora sospese per ragioni di sicurezza.

14.28 – La galleria fotografica di oggi, con le ultime nuove foto dall’isola del Giglio del relitto della Costa Concordia e del ritorno a casa del comandante Francesco Schettino.

14.08 – Il legale del comandante della Costa Concordia, Francesco Schettino, ha concluso la conferenza stampa smentendo che il suo assistito fosse “guardato a vista” in carcere e avesse costante bisogno di aiuto psicologico.

14.06 – “Schettino ha parlato del suo comportamento e non ha attribuito responsabilità a chicchessia. Si è preso le sue responsabilità.”

14.04 – “Ieri è stato sentito solamente Schettino durante l’udienza e si è poi discusso sull’applicazione o meno delle disposizioni cautelari.”

14.01 – “Schettino il fatto che Costa Crociere si sia detta parte lesa non l’ha ancora preso molto in considerazione. Chi di punto in bianco viene portato via e privato delle sue situazioni normali, portato in una realtà carceraria, subisce una debacle di natura psicologica. In queste situazioni bisogna fare scelte di piccoli passi, individuare i primi obiettivi e poi perseguire gli altri.”

13.59 – “Mi sono trovato di fronte a una persona duramente provata da questa vicenda. Non mi ha dato l’impressione che si tratti di un vile o di un criminale, anzi. Ho visto una persona profondamente turbata per tutto l’accaduto e il fatto che venga detto che non lo sia è mera affermazione a effetto.”

13.57 – “Non mi risulta che in precedenza Schettino avesse condotto simili manovre ravvicinate al Giglio. Era una manovra che era stata compiuta in passato, ma non da Schettino.”

13.54 – “Non mi risulta che Costa Crociere abbia assunto provvedimenti di sospensione nei confronti di Schettino. Ma non sono abbastanza informato in merito.”

13.52 – “Non ho notizie sugli accertamenti tecnici sulla ‘scatola nera’.”

13.51 – “I test tossicologici li ha richiesti il procuratore e Schettino è stato da subito disponibile a effettuarli. Ora dipende dai Carabinieri del reparto scientifico di Grosseto che hanno prelevato urine e capelli per i test.”

13.50 – “Schettino non mi ha detto in alcun modo cose riguardanti possibili problemi di costruzione della nave.”

13.48 – “Schettino ha ammesso immediatamente che la nave Concordia era molto sotto costa. Il fatto di per sé non è indice di responsabilità, lo diventa se c’era un ostacolo percepibile ed evitabile.”

13.46 – “Io non lo conoscevo, Schettino, per me il rapporto fiduciario è essenziale. Gli ho detto: comandante, non ci conosciamo, quindi lei è libero di scegliere il difensore che vuole, mi dice se c’è qualcosa che non le quadra e che potrebbe pregiudicare il nostro rapporto tra difensore e assistito. Schettino mi ha detto: avvocato, voglio lei.”

13.45 – “La libertà personale è un bene primario essenziale e non si può sacrificare sulla base di pressioni esterne” e il giudice delle indagini preliminari si è fatto correttamente interprete di questa impostazione” dice Leporatti.

13.43 – “Il giudice ha rigettato l’impostazione accusatoria in ordine alle cautele” spiega Leporatti.

13.41 – È iniziata la conferenza stampa di Bruno Leporatti, il legale di Francesco Schettino, il comandante della Costa Concordia.

13.31 – Prima di sospendere le operazioni a bordo, i genieri della Marina erano al lavoro per aprire nuovi varchi con microcariche esplosive nei ponti della Costa Concordia, così da rendere più semplice l’ingresso delle squadre di ricerca.

13.27 – Le ricerche all’interno del relitto della Costa Concordia non sono ancora riprese, dopo lo spostamento di questa mattina della nave. Per ragioni di sicurezza, i responsabili delle operazioni di recupero vogliono attendere che l’imbarcazione sia nuovamente stabile. Molto dipende anche dalle condizioni meteo: per la fine della settimana è previsto il passaggio di una perturbazione che potrebbe portare pioggia e vento anche sull’isola del Giglio. È anche previsto mare mosso o molto mosso, cosa che potrebbe rendere ulteriormente instabile la Costa Concordia.

13.10 – Il gip nell’ordinanza ricorda anche che durante le fasi del naufragio il comandante della Costa Concordia, Francesco Schettino, non fece nessun “tentativo serio di tornare almeno in prossimità della nave”. Schettino aveva ricevuto l’ordine dal comandante Gregorio De Falco della Capitaneria di Porto di Livorno di tornare a bordo.

13.00 – Leggendo l’ordinanza del gip, emergono alcune discrepanze rispetto a quanto Schettino dichiarò nelle sue concitate comunicazioni con Gregorio De Falco della Capitaneria di Porto di Livorno. Nelle telefonate diffuse, Schettino dice di essere su una delle scialuppe, ma secondo il gip diverse comunicazioni avvennero quando il comandante si trovava già sulla scogliera dell’isola del Giglio.

Risulta che comunque il comandante era accompagnato nello sbarco da membri dell’equipaggio, rimase sulla scogliera a guardare il disastro provocato, venne raggiunto dal personale dei Vigili del Fuoco ed aveva nel frangente contatti telefonici con il comandante De Falco, che gli ordinava di risalire sulla nave.

12.53 – Per gli appassionati del genere, qui c’è il pdf con l’ordinanza integrale del gip nei confronti di Francesco Schettino, il comandante della Costa Concordia.

12.35 – Il gip scrive anche che il comandante della Costa Concordia, Francesco Schettino, “rimase fermo sulla scogliera dell’isola del Giglio dove era approdato a bordo di una lancia e guardava la nave affondare in balia del tragico evento che stava verificandosi”.

12.30 – Il Corriere Fiorentino ha pubblicato l’ordinanza del gip nei confronti del comandante della Costa Concordia, Francesco Schettino. Ve ne proponiamo alcuni passaggi:

La gravità del comportamento colposo del comandante – si legge nell’ordinanza – è riscontrabile dall’inizio, con l’ordinare e mettere in atto la sconsiderata manovra di eccessivo avvicinamento all’isola, nella fase dell’ impatto, con il sottovalutare il danno prodotto nella parte vitale della Costa Concordia e nella fase immediatamente successiva all’impatto, con il ritardo dei segnali di allarme e comunque di segnalazione alle autorità costiere dell’effettiva situazione in cui si trovava la nave.

Il fatto che altro personale ed altri ufficiali ancora sulla nave si adoperavano in ogni modo per consentire lo sbarco dei passeggeri smentisce oggettivamente quanto dichiarato dal comandante Francesco Schettino sull’ oggettiva impossibilità di dirigere e gestire le procedure di emergenza e soccorso.

12.15 – Iguera ha anche detto che per spostare dall’isola del Giglio la Costa Concordia saranno necessari “alcuni mesi” di lavoro”.

12.14 – Sempre Iguera ha spiegato che al momento a causa del freddo, il carburante è diventato troppo denso e dovrà quindi essere riscaldato per riportarlo allo stato liquidi, permettendone poi la rimozione attraverso complesse procedure di pompaggio.

12.12 – Max Iguera è il responsabile delle operazioni all’Isola del Giglio per la Smit Salvage, la società incaricata da Costa Crociere di procedere alla messa in sicurezza e al recupero del relitto della Costa Concordia. Iguera dice che per rimuovere le 2.400 tonnellate di carburante dalla nave saranno necessarie tra le due e le cinque settimane, a seconda delle condizioni meteo.

12.02 – Le previsioni meteo parlano di un possibile peggioramento nelle prossime ore e questo potrebbe complicare ulteriormente i lavoro di ricerca e di messa in sicurezza della nave. La Costa Concordia ondeggia, spiegano sul Corriere Fiorentino, e questa mattina ha avuto una rotazione di circa un metro.

11.58 – Stanno arrivando altri dettagli sull’ordinanza del gip di Grosseto nei confronti di Francesco Schettino. Secondo il giudice, la manovra del comandante della Costa Concordia è stata “sconsiderata” e ha portato a un eccessivo avvicinamento all’isola. Schettino è anche accusato di aver “sottovalutato” il danno arrecato alla nave e di aver di conseguenza dato l’allarme in ritardo. Il comandante fece poi una manovra di emergenza che si rivelò utile per i soccorsi, ma si trattava di “un atto dovuto” che non lo solleva dalle responsabilità per quanto avvenuto prima.

11.49Repubblica ha messo online un video, cortissimo, girato dalla motovedetta G104 Apruzzi della Guardia di Finanza della sezione operativa navale di Livorno alle 23.58 di venerdì scorso. Le immagini non sono molto chiare, ma sembrano indicare che la Costa Concordia in quel momento fosse ancora poco inclinata, cosa che avrebbe forse consentito di procedere più celermente con l’evacuazione se fosse stata ordinata per tempo.

11.41 – Questa è una immagine satellitare realizzata dall’Agenzia Spaziale Italiana della Costa Concordia durante le ore del naufragio all’isola del Giglio. La nave appare poco oltre la costa ed è circondata dai mezzi di soccorso (i punti bianchi sul mare).

11.34 – L’area di mare in cui si trova la Costa Concordia nelle vicinanze dell’isola del Giglio questa mattina, ripresa dalla webcam del sito GiglioNews. Le condizioni meteo reggono, ma ci sono preoccupazioni per il mare mosso, che dovrebbe comunque attenuare i moti ondosi nelle prossime ore.

11.30 – Per il gip di Grosseto, Valeria Montesarchio, la decisione dei domiciliari è dovuta al fatto che non sussiste il pericolo di fuga del comandante della Costa Concordia, Francesco Schettino. Dopo il naufragio scese dalla nave, ma rimase comunque sugli scogli con altri membri dell’equipaggio.

11.19 – Secondo fonti di agenzia, la Procura di Grosseto sarebbe intenzionata a fare ricorso contro la decisione del gip, che ha deciso di non confermare la carcerazione per Francesco Schettino, il comandante della Costa Concordia che ora si trova agli arresti domiciliari nella sua abitazione di Meta di Sorrento (Napoli).

11.13 – Costa Crociere ha ripubblicato online il post del settembre 2010 dove si parlava del passaggio ravvicinato della Costa Concordia nei pressi di Procida, sotto il comando di Francesco Schettino. Il post risultava come rimosso e poteva essere letto solo tramite la cache di Google. (Vedi aggiornamento delle 9.16)

11.03 – Nella vigna di oggi di Makkox c’è anche il comandante della Costa Concordia, Francesco Schettino.

10.44 – Adriano Sofri riflette sulle evocazioni marittime e letterarie di questi giorni col mondo intorno al Giglio.

10.40 – L’audio delle concitate comunicazioni tra Gregorio De Falco, della Capitaneria di Porto di Livorno, e Francesco Schettino, il comandante della Costa Concordia, è stato ripreso da giornali, televisioni e siti web in tutto il mondo. Trovate gli audio registrati nelle difficili ore del naufragio qui e qui. (Se avete amici che non parlano italiano, c’è anche una versione con sottotitoli in inglese, grazie al Guardian.)

10.34 – Siti web ed emittenti TV hanno realizzato negli ultimi giorni numerose ricostruzioni al computer di come sono andate le cose nella notte tra venerdì e sabato scorsi. Questa è di NTV.

10.29 – Oltre alla ricerca dei dispersi, un’altra priorità per chi gestisce le operazioni intorno alla Costa Concordia è la messa in sicurezza della nave. All’isola del Giglio è stata da poco trasportata la piattaforma “Meloria”: servirà per vuotare i serbatoi della nave dalle 2.400 tonnellate di carburante che sono stoccate a bordo. Intorno alla Costa Concordia c’è anche la barca Poseidon dell’ARPAT, l’agenzia regionale della toscana che si occupa degli ambienti marini e della loro preservazione.

10.21La Stampa pubblica oggi una infografica che illustra in che posizione si trova la Costa Concordia nei pressi dell’isola del Giglio e quali tecniche potrebbero essere usate per metterla in sicurezza e rimuoverla.

10.15 – Lo spostamento di oggi della Costa Concordia è avvenuto diversamente rispetto a quello di lunedì. La barca ha lievemente ruotato su se stessa, un segno preoccupante sulla sua stabilità, dicono i tecnici.

10,02 – L’avvocato di Francesco Schettino ha fissato una conferenza stampa a Grosseto per le 13,30.

9,44 – Il giornale inglese Lloyd’s List spiega che lo scorso agosto la Concordia è passata ancora più vicina all’isola del Giglio: 230 metri, mostrano i dati satellitari. Ma parla del 14 agosto, non della notte tra il 9 e il 10, come sostenuto dall’amministratore delegato Foschi (vedi sotto), che sul 14 aveva detto che la nave non si era avvicinata a meno di 500 metri.

9,37 – La Stampa spiega le operazioni previste per la rimozione della nave.

Un giorno per stilare il piano di lavoro per svuotare i serbatoi e 10 giorni per presentare il programma per rimuovere la nave. I tempi dettati all’armatore sono stretti. Il relitto della Concordia non può restare a lungo davanti all’Isola del Giglio. Il rischio ambientale è troppo alto. Queste le prescrizioni per la Costa Crociere ieri al termine della riunione a Grosseto, dove si è riunita l’unità di crisi

9.24 – Sempre a proposito dei passaggi ravvicinati, nella conferenza stampa di lunedì scorso, l’amministratore delegato e presidente di Costa Crociere, Pierluigi Foschi, spiegò che simili operazioni vengono realizzate solo dopo attente valutazioni e dopo aver ottenuto i relativi permessi dalle autorità. Costa Crociere, aveva spiegato Foschi, passa oltre 100 volte all’anno in quel tratto di mare vicino all’isola del Giglio. L’unica volta di un transito davanti all’isola è stato nella notte tra il 9 e il 10 agosto del 2011 per la festività di San Lorenzo: “Questa visita è stata comunicata e approvata dalle locali capitanerie. Costa Crociere aveva approvato il transito dopo aver visitato e approvato la rotta per la nave per avvicinarsi in tutta sicurezza”.

9.16 – Non sono ancora del tutto note le rotte e le dinamiche dell’incidente, ma è ormai opinione diffusa che a causare il naufragio della Costa Concordia sia stato un passaggio troppo ravvicinato all’isola del Giglio, con il conseguente impatto dello scafo in uno scoglio che ha creato un grande squarcio. Quella dei passaggi ravvicinati è una pratica che in occasioni particolari Costa Crociere adotta per intrattenere i propri ospiti a bordo, e naturalmente farsi anche un po’ di pubblicità a terra. L’immagine qui sotto è uno screenshot di un post pubblicato sul blog di Costa Crociere il 26 settembre del 2010 e racconta di un passaggio ravvicinato presso Procida, condotto sempre dalla Costa Concordia e sempre da Francesco Schettino, lo stesso comandante del naufragio della settimana scorsa. Il post è però visibile solo dalla cache di Google e non più nella versione originale, che non è più raggiungibile.

9.10 – Ieri il comandante della Costa Concordia, Francesco Schettino, è stato ascoltato nel corso di un’udienza davanti al giudice per le indagini preliminari, rispondendo per circa tre ore alle sue domande. I giornali di oggi riportano alcuni riassunti delle dichiarazioni del comandante della nave della Costa Crociere, naufragata nei pressi dell’isola del Giglio.

Scrive Fiorenza Sarzanini nella sua ricostruzione sul Corriere:

Davanti al giudice lui giura di aver fatto tutto il possibile per evitare problemi ai passeggeri ma poi è costretto ad ammettere di aver commesso degli errori. «Sono stato vittima dei miei pensieri», prova a giustificarsi quando si parla del «saluto» all’Isola del Giglio e gli viene chiesto come mai abbia deciso di passare così vicino alla banchina del porto. Ma poi conferma che era proprio Mario Palombo la persona che voleva salutare. «Effettivamente qualcosa è andato storto nella manovra—aggiunge—perché ho virato troppo tardi. Però posso dire che quella rotta era stata decisa sin dalla partenza, non c’è stata alcuna modifica durante il viaggio. Io navigavo a vista perché conoscevo quei fondali visto che ci ero già passato tre o quattro volte, ma la presenza di quello scoglio mi ha sorpreso. In ogni caso posso dire di aver fatto tutto il possibile per salvaguardare i passeggeri e i membri dell’equipaggio». E per cercare di dimostrarlo fornisce un altro dettaglio che ottiene l’effetto contrario, facendolo apparire un po’ guascone: «Non indossavo il giubbotto di salvataggio perché serviva alle altre persone».

E ancora, sull’accusa di aver abbandonato la nave, Schettino avrebbe detto al gip:

«Non avevo alcuna intenzione di scappare, stavo aiutando alcuni passeggeri a mettere in mare una delle scialuppe. Ad un certo punto il meccanismo di discesa si è bloccato, abbiamo dovuto forzarlo. All’improvviso il sistema si è riattivato e io, dopo aver sbattuto, mi sono ritrovato dentro la barca di salvataggio insieme a numerosi passeggeri». Una linea di difesa che appare alquanto strana se si tiene conto che su quella stessa scialuppa si sono ritrovati anche il secondo ufficiale Dimitri Ckristidis e il terzo ufficiale Silvia Coronica. Possibile che ci siano finiti per caso pure loro?

9.02 – La Costa Concordia si è nuovamente mossa, indice della scarsa stabilità del relitto. Le operazioni di ricerca sono state immediatamente sospese.

8.55 – La Costa Concordia arenata nel tratto di mare dell’isola del Giglio, nelle prime ore di oggi. (FILIPPO MONTEFORTE/AFP/Getty Images)

8.49 – Con i cinque ritrovamenti di ieri, le morti fino a ora accertate nel naufragio sono undici. I corpi non sono stati ancora identificati e la lista ufficiale parla di altri 23 dispersi.

8.34Il Tirreno ieri ha intervistato Gregorio De Falco, il capo della sezione operativa della Capitaneria di porto di Livorno che si occupò delle concitate comunicazioni con il comandante della Costa Concordia, Francesco Schettino, la notte del naufragio presso l’isola del Giglio.

Cosa è successo quella sera?
“Nella nostra sala operativa abbiamo una complessa strumentazione che ci permette di monitorare le navi passo dopo passo. È quello che abbiamo fatto dopo che ci è arrivato l’allarme da una passeggera della Concordia, tramite i carabinieri. E così ci siamo accorti che la nave era molto vicina alla costa, che stava rallentando e già procedeva a velocità molto lenta. Inoltre, il fatto che il comandante parlasse di guasto elettrico non tornava con l’invito ai passeggeri di indossare i giubbotti di salvataggio. Un comandante serio non può far preoccupare inutilmente i suoi passeggeri facendo loro indossare i giubbotti se non è necessario”.
Da cosa avete capito che il comandante della Concordia stava mentendo?
“Più delle parole ci ha preoccupato il tono. Per questo abbiamo approfondito la cosa. Siamo abituati ad andare a fondo alle questioni”.

8.11 – I genieri della Marina hanno iniziato da alcuni minuti le operazioni per aprire almeno tre nuovi varchi sul ponte quattro della Costa Concordia. Serviranno per facilitare l’ingresso delle squadre di ricerca in una delle principali aree di raccolta sulla nave in caso di emergenza. Anche grazie al sistema dei varchi creati con microcariche esplosive, ieri è stato possibile trovare i corpi di cinque persone rimaste intrappolate a bordo.

7.48 – Il Corriere della Sera ha anche oggi un’ottima infografica che ricostruisce le ore del naufragio.

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Il comandante della nave Costa Concordia è arrivato nella notte nella sua casa di Meta di Sorrento, dove ha ottenuto gli arresti domiciliari in seguito all’interrogatorio di martedì e dopo che la diffusione delle registrazioni delle sue comunicazioni con la Capitaneria di Porto ha molto aggravato il giudizio pubblico nei suoi confronti. Il procuratore di Grosseto Francesco Verusio si è detto sorpreso della decisione del gip di mantenere la detenzione ma nella forma dei domiciliari, invece di convalidare il fermo.

Intanto con i cinque morti trovati ieri il loro numero è salito a undici, mentre in serata la Capitaneria ha comunicato i nomi delle 28 persone che risulterebbero a tuttora disperse.