Costa Concordia, il punto della situazione al Giglio
Tre persone sono state salvate, due individuate a Roma: le cose da sapere sugli aggiornamenti delle ultime ore
Proseguono ininterrottamente da ieri le ricerche dei dispersi all’interno della Costa Concordia, la nave da crociera naufragata in prossimità della costa dell’isola del Giglio. Intorno alle due del mattino sono stati individuati, raggiunti e salvati due passeggeri coreani di 29 anni, una coppia in viaggio di nozze, che erano rimasti all’interno di una cabina: i due stanno bene e sono già stati dimessi dall’ospedale. Oggi è stato salvato il capo commissario di bordo, Marrico Giampietroni, bloccato sul ponte 3 con una gamba rotta. I Vigili del fuoco sentono altri rumori e stanno perlustrando la parte della nave rimasta all’asciutto, mentre la Guardia Costiera esamina dall’esterno la parte sommersa attraverso gli oblò. Le manovre avvengono comunque con particolare attenzione e lentezza, anche perché la Costa Concordia continua a ondeggiare a causa delle correnti e del mare leggermente agitato.
(Le foto del naufragio della Concordia)
Altri due passeggeri che erano nella lista dei dispersi si sono presentati in un ufficio delle forze dell’ordine a Roma: avevano lasciato l’isola senza essere identificati. Considerando le tre persone ritrovate stanotte e basandosi sulle cifre ufficiali di ieri sera, i dispersi sono in questo momento 36. Enrico Rossi, presidente della regione Toscana, ha detto però che ci sono state delle sovrapposizioni nelle liste e le persone mancanti sarebbero in realtà 17, 11 passeggeri e 6 membri dell’equipaggio.
Secondo l’agenzia ANSA, “quando sulla Costa Concordia sono partiti i black out elettrici dopo l’impatto con uno scoglio, si sono bloccate le serrature elettroniche delle porte delle cabine, che vengono aperte con badge, e non è escluso – viene ipotizzato – che qualcuno sia rimasto chiuso dentro anche per questo senza poter fuggire”. I morti accertati sono tre, due francesi e un peruviano. I feriti ancora ricoverati sono circa 30, due di questi in gravi condizioni.
Il capitano della nave, Francesco Schettino, è da ieri sera in stato di fermo. Sono state aperte due inchieste sull’accaduto, una del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, una della procura di Grosseto, che indaga per disastro, omicidio e naufragio colposi. Schettino è accusato anche di abbandono della nave, insieme a lui è indagato anche l’ufficiale di plancia. Le indagini vertono essenzialmente attorno alle ragioni per cui la nave da crociera si trovava fuori rotta, molto vicino alla costa dell’isola: lungo tutta la giornata sono state diffuse diverse ipotesi, e nel corso del pomeriggio ha cominciato a guadagnare fondamento quella per cui il passaggio vicino all’isola, fuori rotta, fosse una specie di prassi tradizionale, già avvenuto in passato.
(La cronaca della giornata di ieri, minuto per minuto)
La Costa Concordia ha urtato uno scoglio la sera del 13 gennaio, tra le 21.20 e le 21.40, a circa 500 metri dall’isola del Giglio. Lo scontro ha provocato uno squarcio di 70 metri nello scafo e il parziale affondamento della nave, che stava effettuando una crociera nel Mediterraneo. La nave aveva a bordo 4229 persone tra equipaggio e passeggeri. La Costa Crociere, fondata nel 1854 a Genova da Giacomo Costa, dal 1997 è proprietà di una società americana che si chiama Carnival Corporation, il più grande operatore al mondo nel settore delle crociere.
(Il naufragio della Concordia sulle prime pagine di tutto il mondo)
foto: AP Photo/Gregorio Borgia