Chi era Alexis Weissenberg
È morto due giorni fa il pianista scelto da Herbert von Karajan per la Filarmonica di Berlino, che venne salvato da un campo di concentramento grazie alla sua musica
Alexis Weissenberg è morto due giorni fa a Lugano, in Svizzera. Aveva 82 anni, era malato di parkinson ed è stato un grande pianista, scelto come solista nel 1967 nella Filarmonica di Berlino, diretta a quel tempo da Herbert von Karajan. Weissenberg è oggi considerato dalla critica come uno dei maggiori interpreti del XX secolo di Rachmaninoff e della musica romantica.
Nacque nel 1929 a Sofia e tenne il suo primo concerto all’età di 10 anni. Era ebreo e quando scoppiò la seconda guerra mondiale fuggì con la madre dalla persecuzione nazista. Durante un viaggio in Turchia fu catturato dai tedeschi e internato in un campo per tre mesi. Fu la musica a salvarlo: il soldato che ascoltava Weissenberg suonare Schubert con una fisarmonica, decise di aiutarlo a scappare e, con la madre, lo fece salire su un treno diretto a Istanbul.
Nel 1943 Weissenberg entrò nell’Accademia di musica di Gerusalemme e nel 1946 si trasferì a New York dove si perfezionò alla “Julliard School” con Olga Samaroff, pianista e critica musicale. Il suo debutto avvenne nel 1947 con la Philadelphia Orchestra diretta da Georg Szell, eseguendo il Concerto n. 3 per pianoforte e orchestra di Rachmaninoff. Fu Vladimir Horowitz a spingerlo a partecipare al Leventritt Prize, importante concorso pianistico che Weissenberg vinse nel 1947 suonando a partire da quel momento con i più grandi direttori d’orchestra del mondo. Negli ultimi anni della sua vita si dedicò all’insegnamento dando corsi di perfezionamento di pianoforte e fondando un Master Class Piano a Engelberg, in Svizzera.
Rachmaninoff, concerto per pianoforte e orchestra n.2 in do minore
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Nella foto, Alexis Weissenberg e Herbert von Karajan (AP Photo, File)