L’incidente della mongolfiera in Nuova Zelanda
Sono morte undici persone e si tratta del più grave disastro aereo nel Paese dal 1963
Nel piccolo distretto di Carterton, a circa 150 chilometri a nord della capitale della Nuova Zelanda Wellington, una mongolfiera di colore blu e bordeaux ha preso fuoco alle 7:30 ora locale (le 19.30 di venerdì in Italia) ed è precipitata al suolo. Gli occupanti della cesta, il pilota e altre dieci persone («cinque coppie», scrivono i giornali neozelandesi), sono morti sul colpo. Si tratta del più grave incidente aereo nel Paese dal 1979, quando il volo New Zealand DC-10 con a bordo 257 persone si schiantò contro il vulcano Erebus, sull’isola di Ross, in Antartide, uccidendo l’equipaggio e tutti i passeggeri. L’ultimo grave incidente sul suolo neozelandese, invece, è avvenuto nel 1963, quando un aereo DC-3 della New Zeland National Airways è precipitato sulla catena montuosa del Kaimai Range, uccidendo anche in questo caso l’intero equipaggio e tutti i 23 passeggeri a bordo.
L’incidente di oggi a Carterton è stato provocato, secondo la polizia, dal fatto che la mongolfiera, mentre viaggiava a un’altezza di circa 50 metri, si è incagliata in alcuni fili della luce che hanno causato l’incendio nel pallone e conseguentemente nella gondola, dove si trovavano il pilota e gli altri passeggeri. Secondo alcuni testimoni, le fiamme avrebbero raggiunto anche i dieci metri di altezza. Dopo l’inizio dell’incendio, la mongolfiera sarebbe salita ancora più in quota, arrivando fino a 150 metri per poi precipitare giù in pochi secondi, rendendo così inutile ogni tentativo di soccorso. Una delle cinque coppie, quando le fiamme sono scese dal pallone aerostatico alla cesta, avrebbe provato a salvarsi gettandosi nel vuoto, ma non è sopravvissuta all’impatto con il suolo. I corpi degli altri passeggeri sono stati ritrovati carbonizzati dalle forze dell’ordine e secondo le autorità ci vorranno giorni per identificarli.
Foto: AP/Wairarapa Times, Lynda Feringa