Come sarà l’Italia liberalizzata
La immagina e descrive nel dettaglio Dario Di Vico sul Corriere della Sera
Sul tema delle liberalizzazioni oggi Dario Di Vico sul Corriere della Sera immagina con un lavoro di concretezza come sarebbe l’Italia con maggiori aperture in questo senso.
Quando si parla di liberalizzazioni tutti abbiamo in mente le grandi città anglosassoni aperte 24 ore con il loro corredo di cornershop gestiti da pachistani, di taxisti provenienti da tutti i continenti e di farmacie straripanti di medicinali disponibili tutta la notte. Ma quanto di tutto ciò può avvenire in Italia se davvero la deregulation del commercio e degli altri servizi prenderà piede?
Anche noi abitanti del Belpaese, pur inguaribilmente politicisti, abbiamo cominciato a capire che a cambiare la vita alla fine non sono i grandi progetti declamati in campagna elettorale bensì le piccole e grandi iniezioni di modernità. La Tav che avvicina Milano/Roma a Bologna e Firenze, i supermercati aperti fino alle 22, i social network che incrociano le opinioni degli insonni. E oggi con la decisione del governo di prendere i dossier dai cassetti dell’Antitrust e farli diventar legge siamo di fronte a un (nuovo) passaggio di questo tipo. Sicuramente non arriveremo a tappe forzate verso una società h24 ma le novità che sono in cantiere potranno cambiare spezzoni della nostre abitudini quotidiane, almeno di coloro che abitano nelle grandissime città.
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