La Giamaica vuole diventare una repubblica
«La regina mi piace, è una bella signora, ma penso sia giunta l'ora», ha detto la neo-premier Portia Simpson Miller
Portia Simpson Miller, eletta primo ministro della Giamaica la scorsa settimana, ha detto che ha intenzione di trasformare il suo Paese da monarchia costituzionale a repubblica. La Giamaica ha ottenuto l’indipendenza dal Regno Unito nel 1962: da allora fa parte del Commonwealth e il suo capo di Stato è la regina Elisabetta. La regina non svolge alcuna funzione politica: si limita a nominare su suggerimento del primo ministro il governatore generale che la rappresenta e a farsi chiamare Regina di Giamaica quando visita il Paese. «La regina mi piace, è una bella signora», ha spiegato Miller. «Ma penso sia giunta l’ora».
Miller ha annunciato la sua decisione durante la cerimonia di giuramento come primo ministro, durante la quale ha anche promesso che combatterà la povertà nel Paese, darà nuovo slancio all’economia e appianerà le divisioni politiche. La situazione economica in Giamaica è particolarmente critica: il debito pubblico equivale al 130 per cento del prodotto interno lordo e la disoccupazione è al 12 per cento. «La mia amministrazione lavorerà instancabilmente per far quadrare i conti senza dimenticare la vita delle persone», ha assicurato Miller, e ha aggiunto che «cercheremo di fare in modo che questo diventi un Paese di fratelli e sorelle, non di vittime e rivali».
Miller ha 66 anni ed è stata la prima donna a svolgere il ruolo di primo ministro in Giamaica, nel 2006 e nel 2007. È tornata al governo dopo la vittoria schiacciante del suo partito – il Partito Nazionale del Popolo – sui conservatori del Partito Laburista alle elezioni parlamentari della scorsa settimana, in cui ha ottenuto 41 dei 63 seggi al Parlamento.
– In Giamaica stravince la sinistra, Portia Simpson Miller torna al governo, sconfitto dopo appena due mesi il più giovane premier della storia del paese
Foto: AP Photo/Collin Reid