Che cos’è il Rally Dakar
E le foto dell'edizione di quest'anno, che si disputa a molti chilometri di distanza dal Sahara per evitare guai col terrorismo
Il primo gennaio è partita da Mar Del Plata, in Argentina, l’edizione 2012 (la 33esima) del Rally Dakar, uno dei rally più famosi del mondo e conosciuto anche con il precedente nome di Parigi-Dakar. Il percorso della gara è stato modificato più volte nel corso degli anni. L’edizione del 2008 è stata cancellata poco prima della partenza a causa dell’uccisione di quattro cittadini francesi e di tre militari in Mauritania (morti attribuite ad al-Qaida nel Maghreb), con la gara stessa diventata obiettivo di organizzazioni terroristiche nel paese africano, e per questo le ultime quattro edizioni si sono tenute in Sudamerica. Dopo tre edizioni con luogo di partenza e di arrivo a Buenos Aires, quella del 2012 è partita da Mar Del Plata, una località balneare a sudest di Buenos Aires, e si concluderà a Lima, capitale del Perù, dopo un percorso di circa 8.500 chilometri.
Lo spostamento in Sudamerica ha fatto molto bene alla corsa in termini di pubblico e di pubblicità. Nel corso degli anni, intorno alla competizione che si svolgeva con vari percorsi in Europa e in Africa (da Lisbona-Dakar delle ultime due edizioni europee alla maxiedizione Parigi-Città del Capo del 1992) erano cominciate ad esserci sempre maggiori polemiche da parte di associazioni ambientaliste e soprattutto a causa delle diverse morti di partecipanti e spettatori (oltre cinquanta in tutto) nel corso della gara. Alla prima partenza da Buenos Aires, il 3 gennaio 2009, si radunarono centinaia di migliaia di spettatori, e altri paesi sudamericani oltre all’Argentina, al Cile e al Perù hanno chiesto di poter ospitare la corsa nei prossimi anni.
Tecnicamente, il Rally Dakar fa parte di una categoria particolare di rally, il rally raid: le gare di questo tipo durano di solito diversi giorni, sono aperte a diverse categorie di veicoli e hanno tappe intermedie molto lunghe (nella Dakar, di diverse centinaia di chilometri al giorno, in media). La Dakar si vince unicamente in base al tempo ottenuto sul cronometro, sommando i tempi ottenuti nelle varie tappe. Le categorie principali sono tre: la classe delle moto, che include anche i quad, le grosse moto a quattro ruote fuoristrada, la classe delle auto e quella dei camion.
L’italiano Edi Orioli, 49 anni, ha vinto quattro volte il rally nella categoria moto tra il 1988 e il 1996, la stessa categoria dove ha vinto le edizioni 2001 e 2002 Fabrizio Meoni. Piloti italiani hanno vinto anche quattro titoli della categoria camion, tra il 1986 e il 1993.
Tra le vittime della corsa ci sono 25 partecipanti: la più recente è il motociclista Jorge Martínez Boero, 38 anni, che è morto il primo gennaio nella prima tappa dell’edizione 2012. Ma in un incidente legato al rally morì anche l’ideatore e fondatore della corsa, il motociclista francese Thierry Sabine, che perse la vita a 36 anni il 14 gennaio 1986, mentre partecipava all’organizzazione di una edizione: l’elicottero su cui stava viaggiando insieme ad altre quattro persone si schiantò nel deserto del Mali a causa di un’improvvisa tempesta di sabbia.
L’idea della corsa era venuta a Sabine dopo che si perse nel deserto libico nel 1977, mentre partecipava al rally Abidjan-Nizza. Nonostante avesse rischiato la vita prima di essere soccorso e portato in salvo, decise di organizzare un rally che attraversasse il deserto del Sahara: la prima edizione iniziò poco più di un anno dopo, il 26 dicembre 1978, partendo dalla piazza del Trocadero di Parigi e riscuotendo un immediato successo per la lunghezza e la difficoltà del percorso. Nel corso di pochi anni le principali case automobilistiche mondiali si interessarono alla corsa, che mescolava l’aspetto avventuroso all’ambientazione esotica e al lato sportivo, e finanziarono proprie squadre per partecipare, mentre il numero di partecipanti cresceva fino a un massimo di 600 nel 1988.