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  • Giovedì 5 gennaio 2012

Che cos’è il Rally Dakar

E le foto dell'edizione di quest'anno, che si disputa a molti chilometri di distanza dal Sahara per evitare guai col terrorismo

during stage one of the 2012 Dakar Rally from Mar Del Plata to Santa Rosa de la Pampa on January 1, 2012 in Santa Rosa de la Pampa, Argentina.
during stage one of the 2012 Dakar Rally from Mar Del Plata to Santa Rosa de la Pampa on January 1, 2012 in Santa Rosa de la Pampa, Argentina.

Il primo gennaio è partita da Mar Del Plata, in Argentina, l’edizione 2012 (la 33esima) del Rally Dakar, uno dei rally più famosi del mondo e conosciuto anche con il precedente nome di Parigi-Dakar. Il percorso della gara è stato modificato più volte nel corso degli anni. L’edizione del 2008 è stata cancellata poco prima della partenza a causa dell’uccisione di quattro cittadini francesi e di tre militari in Mauritania (morti attribuite ad al-Qaida nel Maghreb), con la gara stessa diventata obiettivo di organizzazioni terroristiche nel paese africano, e per questo le ultime quattro edizioni si sono tenute in Sudamerica. Dopo tre edizioni con luogo di partenza e di arrivo a Buenos Aires, quella del 2012 è partita da Mar Del Plata, una località balneare a sudest di Buenos Aires, e si concluderà a Lima, capitale del Perù, dopo un percorso di circa 8.500 chilometri.

Lo spostamento in Sudamerica ha fatto molto bene alla corsa in termini di pubblico e di pubblicità. Nel corso degli anni, intorno alla competizione che si svolgeva con vari percorsi in Europa e in Africa (da Lisbona-Dakar delle ultime due edizioni europee alla maxiedizione Parigi-Città del Capo del 1992) erano cominciate ad esserci sempre maggiori polemiche da parte di associazioni ambientaliste e soprattutto a causa delle diverse morti di partecipanti e spettatori (oltre cinquanta in tutto) nel corso della gara. Alla prima partenza da Buenos Aires, il 3 gennaio 2009, si radunarono centinaia di migliaia di spettatori, e altri paesi sudamericani oltre all’Argentina, al Cile e al Perù hanno chiesto di poter ospitare la corsa nei prossimi anni.

Tecnicamente, il Rally Dakar fa parte di una categoria particolare di rally, il rally raid: le gare di questo tipo durano di solito diversi giorni, sono aperte a diverse categorie di veicoli e hanno tappe intermedie molto lunghe (nella Dakar, di diverse centinaia di chilometri al giorno, in media). La Dakar si vince unicamente in base al tempo ottenuto sul cronometro, sommando i tempi ottenuti nelle varie tappe. Le categorie principali sono tre: la classe delle moto, che include anche i quad, le grosse moto a quattro ruote fuoristrada, la classe delle auto e quella dei camion.

L’italiano Edi Orioli, 49 anni, ha vinto quattro volte il rally nella categoria moto tra il 1988 e il 1996, la stessa categoria dove ha vinto le edizioni 2001 e 2002 Fabrizio Meoni. Piloti italiani hanno vinto anche quattro titoli della categoria camion, tra il 1986 e il 1993.

Tra le vittime della corsa ci sono 25 partecipanti: la più recente è il motociclista Jorge Martínez Boero, 38 anni, che è morto il primo gennaio nella prima tappa dell’edizione 2012. Ma in un incidente legato al rally morì anche l’ideatore e fondatore della corsa, il motociclista francese Thierry Sabine, che perse la vita a 36 anni il 14 gennaio 1986, mentre partecipava all’organizzazione di una edizione: l’elicottero su cui stava viaggiando insieme ad altre quattro persone si schiantò nel deserto del Mali a causa di un’improvvisa tempesta di sabbia.

L’idea della corsa era venuta a Sabine dopo che si perse nel deserto libico nel 1977, mentre partecipava al rally Abidjan-Nizza. Nonostante avesse rischiato la vita prima di essere soccorso e portato in salvo, decise di organizzare un rally che attraversasse il deserto del Sahara: la prima edizione iniziò poco più di un anno dopo, il 26 dicembre 1978, partendo dalla piazza del Trocadero di Parigi e riscuotendo un immediato successo per la lunghezza e la difficoltà del percorso. Nel corso di pochi anni le principali case automobilistiche mondiali si interessarono alla corsa, che mescolava l’aspetto avventuroso all’ambientazione esotica e al lato sportivo, e finanziarono proprie squadre per partecipare, mentre il numero di partecipanti cresceva fino a un massimo di 600 nel 1988.