L’incendio sul sottomarino nucleare russo
Foto e video delle fiamme scoppiate giovedì, domate ieri: le autorità dicono che il reattore nucleare era al sicuro
Venerdì i vigili del fuoco russi sono riusciti a contenere un incendio sul sottomarino nucleare russo K-84 Yekaterinburg, che era scoppiato il giorno prima durante dei lavori di manutenzione. Il sottomarino si trovava nel bacino di carenaggio di un cantiere navale a Roslyakovo, nella regione nord-occidentale di Murmansk, e l’incendio è stato probabilmente causato dal mancato rispetto di alcune norme di sicurezza. Il portavoce della Flotta del Nord – di cui fa parte il sottomarino e che si occupa di difendere le acque nord-occidentali – ha spiegato che il fuoco è scoppiato sulle impalcature di legno attorno allo scafo e che si è poi diffuso alla parte esterna dello scafo; ha inoltre garantito che non c’è alcun pericolo che lo penetri e arrivi alle apparecchiature a bordo e ai materiali nucleari.
Per diverse ore più di cento vigili del fuoco hanno cercato di spegnere le fiamme – che secondo i testimoni oculari arrivavano anche a nove metri di altezza – lanciando acqua dagli elicotteri. Alla fine hanno deciso di sommergere parzialmente il sottomarino; il fuoco ha iniziato a bruciare con minore intensità, le dimensioni dell’incendio sono state ridotte e infine contenute. L’incendio non ha causato morti ma ha ferito sette persone e alcuni membri dell’equipaggio si trovano ancora nel sottomarino. Le autorità russe assicurano che non ci sono state fughe radioattive e che i livelli di radioattività sono nella norma: il reattore nucleare della nave era stato spento e tutte le armi a bordo erano state rimosse.
Il sottomarino nucleare K-84 Yekaterinburg è uno dei sette sommergibili Delta IV, che sono entrati in servizio tra il 1985 e il 1992 nella Flotta del nord. Il sottomarino trasporta 16 missili balistici Sineva e resterà in servizio per almeno altri dieci anni.