Lo stipendio di Juan Carlos
Quanto denaro riceve il re di Spagna? E il resto della famiglia reale? Per la prima volta dal 1979 la Corona ha reso pubblici i suoi conti
Per la prima volta dal 1979 la casa reale spagnola ha deciso di rendere pubblici i suoi conti, segnalando sia la quantità di denaro ricevuta dallo Stato sia – seppur a grandi linee – il modo in cui viene spesa. La decisione è stata presa in seguito all’apertura di un’indagine su Iñaki Urdangarin, il marito dell’Infanta Cristina, accusato di truffa. La vicenda ha suscitato numerose polemiche contro la ricchezza della monarchia in un momento di dura crisi economica nel paese, e molti partiti e gran parte dei cittadini hanno chiesto maggior trasparenza nel modo in cui la famiglia reale gestisce i suoi conti.
Ogni anno la casa reale riceve dallo stato 8,43 milioni di euro, di cui 292.752 sono destinati a re Juan Carlos: 140.519 come emolumento e 152.233 per spese di rappresentanza. Il re paga una IRPEF del 40 per cento, ma non i contributi previdenziali. Il suo “stipendio” è quattro volte quello del presidente del consiglio spagnolo, che riceve 78.185 euro. Da dieci anni anche il principe Felipe, l’erede al trono, riceve un emolumento. È esattamente la metà di quello di Juan Carlos, pari a 146.376 euro lordi: 70.259 come stipendio e 76.117 per spese di rappresentanza. La trattenuta IRPEF è del 37 per cento e anche il principe Felipe non paga i contributi per la pensione.
La regina Sofía, la principessa delle Asturie Letizia – moglie del principe Felipe – e le infante Elena e Cristina non ricevono una cifra fissa. Nel 2011 hanno ottenuto 375mila euro lordi che sono stati ripartiti tra loro. La regina e la principessa Letizia ricevono comunque una quota più alta rispetto a Elena e Cristina visto che si dedicano alla Corona a tempo pieno, mentre le figlie del re fanno anche altri lavori. Né Jaime de Marichalar – l’ex marito di Elena – né Iñaki Urdangarin – il marito di Cristina – ricevono denaro dallo Stato, anche se Urdangarin gode di alcuni privilegi riservati alla famiglia reale, come per esempio viaggiare gratis su Iberia, la compagnia aerea di Stato.
Il denaro destinato direttamente alla famiglia reale è circa il 9,65 per cento del budget riservato alla Corona ed è pari a 814.128 euro. Il 47,89 per cento del budget – oltre quattro milioni di euro all’anno – viene impiegato per pagare gli stipendi al personale: in questo momento lavorano per il re 507 persone. Le spese telefoniche, per la benzina, il materiale da ufficio, i giornali e il protocollo sono il 38,83 per cento del totale, circa 3,27 milioni di euro. In particolare 1,6 milioni sono destinati a «forniture, materiale da ufficio, giornali, riviste, accessori tecnologici, spese del telefono e abbonamento internet». Un altro milione è destinato alle spese di protocollo: pranzi, ricevimenti, regali e fotografie ufficiali. Circa 300mila euro sono destinati ai benefit per il personale, come vitto e alloggio, uniformi e trasporto. C’è anche un fondo per gli imprevisti di 206mila euro mentre 100mila euro sono destinati alla tecnologia. Il re non paga luce e gas: sono a carica del Patrimonio Nazionale che possiede tutte le residenze della famiglia.
La decisione della Corona di rendere pubbliche le sue spese è un tentativo di riguadagnare la fiducia dei sudditi in un momento particolarmente difficile e di ridare prestigio alla monarchia. Tutti i partiti si sono detti soddisfatti, a eccezione di Izquierda Unida – una coalizione di sinistra – che ha definito scandaloso che una simile misura sia stata una concessione e che non sia imposta per legge. La Corona spagnola inoltre ha permesso di dare un’occhiata ai suoi conti, ma non che vengano esaminati nel dettaglio, come fanno invece altre famiglie reali. Quella britannica per esempio ha diffuso su internet 150 pagine che riportano nei minimi particolari le spese della regina Elisabetta, da quelle per il parrucchiere a quelle per l’acquisto di nuovi materassi.
Foto: AP Photo/Daniel Ochoa de Olza